I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

PER APPROFONDIRE Il Settecento elementi drammatici si mescolano a momenti comici; allo stesso tempo, il protagonismo dei cantanti induce i compositori a scrivere melodie facili e orecchiabili, mentre le scene e i costumi diventano più elaborati e fastosi. In queste nuove forme, il melodramma si diffonde presto in tutta Italia (soprattutto a Napoli, Venezia e Roma), in Europa e in Russia. In Francia, il più grande compositore operistico del Seicento, Jean-Baptiste Lully (che era in realtà fiorentino e si chiamava Giovan Battista Lulli, 1632-1687), elabora uno specifico tipo di opera francese, la già citata tragédielyrique, una sorta di trasposizione in musica del teatro tragico di Pierre Corneille e Jean Racine, unita a una ricca orchestrazione e a una certa attenzione alla psicologia dei personaggi. L opera seria nel Settecento All inizio del Settecento, specialmente grazie all apporto di Alessandro Scarlatti (1660-1725) e in seguito del tedesco (naturalizzato inglese) Georg Friedrich H ndel (1685-1759), si afferma uno schema detto a forme chiuse (o a numeri chiusi ) a causa della netta separazione tra i vari momenti musicali e del ricorso a convenzioni prestabilite. L opera si presenta come una successione di arie (ampie melodie che servono a esprimere gli stati d animo dei personaggi, composte secondo modelli definiti) e duetti (arie a due voci), cuciti insieme da monologhi o dialoghi e inframmezzati da qualche coro. All inizio viene posto un brano strumentale definito sinfonia avanti l opera o, alla francese, ouverture, che significa appunto apertura . Il ruolo più importante, nel teatro del Settecento, è affidato all opera seria, di soggetto storico o mito- Jacopo Amigoni, Pietro Metastasio, il soprano Teresa Castellini, Farinelli, e Jacopo Amigoni, 1751 ca. Collezione privata. 234 Illustrazione dalla prima edizione di Orfeo ed Euridice di Gluck. Parigi, 1764. logico, con personaggi che incarnano valori astratti e alte virtù (onore, perdono, generosità, amore). I maggiori poeti dell epoca, come Apostolo Zeno e Pietro Metastasio, fissano i contenuti e i caratteri dell opera seria attraverso la scrittura del libretto (la sceneggiatura dell intera vicenda, completa di tutti i testi dei recitativi e delle arie), che viene poi musicato dal compositore. Gli interpreti, il pubblico e la riforma di Gluck Grande importanza hanno i cantanti, considerati dal pubblico i veri divi dello spettacolo operistico: sono loro, spesso, a determinare il successo di una rappresentazione. Caratteristica del periodo è la presenza dei castrati, che unendo estensione vocale e virtuosismo tecnico sanno affascinare un pubblico in cerca di meraviglia. questa l epoca del cosiddetto belcanto (o bel canto ). Il predominio dei cantanti, tuttavia, dà luogo a un teatro sempre più convenzionale dal punto di vista drammatico. Per imprimere una nuova vitalità all opera seria, il compositore tedesco Christoph Willibald Gluck (1714-1787) tenta una riforma, elaborando uno stile più asciutto e incisivo, abolendo parzialmente i virtuosismi canori e affidandosi a libretti più coerenti, scritti da Ranieri de Calzabigi (1714-1795).

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento