Il teatro

Il Settecento La critica letteraria Particolare rilievo assumono anche le opere di critica letteraria scritte sotto forma di trattati, saggi o interventi giornalistici. Già nell ambito dell Arcadia si sviluppa un accesa discussione sui fondamenti estetici e culturali della poesia, animata da studiosi quali Ludovico Antonio Muratori, Gian Vincenzo Gravina (1664-1718) e Giovan Mario Crescimbeni (1663-1728). però nella seconda metà del secolo che si afferma una nuova figura di critico letterario, non più impegnato nella ricerca erudita, ma aperto alla discussione e al confronto. Temuto per le sue recensioni, indipendente dalle regole accademiche e capace di orientare con un linguaggio schietto e brillante il gusto del pubblico, il critico letterario esprime appieno una nuova concezione della letteratura, ormai sottratta alla diplomazia dell accademia e indirizzata alla polemica, alla stroncatura e al giudizio individuale. Tra i più importanti interpreti di questa spregiudicata produzione culturale vi sono il mantovano Saverio Bettinelli (1718-1808) e il torinese Giuseppe Baretti (17191789), fondatore, quest ultimo, della rivista veneziana La frusta letteraria . Va infine segnalato il primo tentativo di realizzare un affresco storico della letteratura italiana, a opera dell erudito lombardo Girolamo Tiraboschi (1731-1794). In precedenza erano stati approntati soltanto dizionari enciclopedici relativi agli scrittori italiani: nella sua Storia della letteratura italiana, scritta in tredici volumi nel decennio tra il 1772 e il 1782, Tiraboschi è il primo studioso a proporre una scansione cronologica per secoli. L autobiografia Raccontare sé stessi è un esigenza percepita da molti scrittori, spinti nell impresa da ragioni diverse: Carlo Goldoni (1707-1793) sceglie il colloquio aneddotico per giustificare e spiegare le sue scelte artistiche; Giacomo Casanova (1725-1798) gratifica il proprio narcisismo nella narrazione di un esistenza trasfigurata letterariamente; Vittorio Alfieri decide di mettersi allo specchio per esprimere l insofferenza nei confronti delle mode e della cultura del tempo, disegnando un autoritratto in chiaroscuro da cui emergono la virtù e la grandezza dell io narrante, ma anche le sue più intime debolezze. Il teatro La commedia Nel corso del secolo la fortuna della commedia dell arte non si esaurisce, ma i suoi esiti, sempre più stanchi e ripetitivi, inducono Carlo Goldoni a riformarla in modo radicale, correggendola dai suoi eccessi e dalle sue ormai logore convenzioni, da sostituire con l osservazione concreta della realtà. La tragedia Anche la tragedia annovera un interprete straordinario quale Vittorio Alfieri, che in essa individua la forma più congeniale per esprimere il proprio mondo poetico e la propria visione dei sentimenti e dei valori individuali. Il suo teatro in endecasillabi, di chiara impronta classicistica, è basato su una struttura tradizionale e su un intreccio semplice (unità di tempo, di luogo e di azione) ed è ravvivato da pochi personaggi sulla scena. L attenzione dell autore è rivolta ai drammi e alle inquietudini dei protagonisti, mentre quasi del tutto assente è lo sviluppo dell azione. Il melodramma Un travolgente successo, soprattutto nella prima metà del secolo, viene riscosso in tutta Europa dal melodramma. Sono in particolare gli autori italiani ad acquistare fama in questo tipo di produzione, tanto che nel corso del secolo l italiano diviene la lingua della musica per antonomasia. Il primo letterato a dare più importanza al libretto, vale a dire al testo letterario, rispetto alle componenti scenografiche e musicali è il veneziano Apostolo Zeno. Sulla sua scia si colloca la riforma del più grande interprete del genere, Pietro Metastasio, che esprime 208

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento