2 - I temi dell’opera

Il Seicento Nulla veramente si compie, da parte di Amleto: ogni suo atto concreto è interrotto, o rinviato, o sbagliato (come l uccisione di Polonio). Egli appare costantemente in preda a uno stato di malinconia e di accidia, che lo paralizza e lo rende inetto. La sua azione risiede altrove, sul piano della parola e dell intelletto: il suo strumento di offesa e di difesa non è la spada, ma la follia (vera o presunta che sia). A scoraggiare il protagonista a intraprendere iniziative, del resto, è anche il pessimismo di fondo che lo domina. Gli altri personaggi principali Amleto domina la scena dall inizio alla fine: è il protagonista incontrastato, e gli altri personaggi assumono spessore e consistenza in base ai ruoli e alle funzioni che rivestono nei suoi confronti. Accanto a lui troviamo innanzitutto Ofelia, la bella figlia di Polonio, sorella di Laerte. Il principe di Danimarca ne è innamorato, ma, convintosi del tradimento della madre, matura un sentimento di disgusto verso l intero genere femminile. Spinge così l innocente fanciulla a entrare in convento, determinandone la disperazione e la morte. Ci sono poi i due re: il defunto padre di Amleto, che compare sulla scena come fantasma, e Claudio, che ne ha usurpato il trono. Essi vengono continuamente opposti l uno all altro, in base a caratterizzazioni antitetiche: luce e buio, bene e male, spiritualità e materialità. Alla madre, Gertrude, il protagonista è legato da sentimenti contrastanti, che in base a un interpretazione della tragedia in chiave psicanalitica rivelerebbero in lui la presenza di un complesso di Edipo , giacché egli desidera ucciderne il marito, percepito come rivale. Accanto al fedele Orazio, che incarna la saggezza e il buon senso, compaiono infine altri due giovani uomini: Fortebraccio, principe di Norvegia, che rappresenta, rispetto ad Amleto, una sorta di aiutante , risoluto nel proposito di vendicare il re ucciso, e Laerte, che, amato da Amleto come un fratello, ne diventa nemico dopo l uccisione del padre Polonio e la morte della sorella Ofelia. 2 I temi dell opera Politica e pazzia In base alla visione rinascimentale di un mondo governato dall ordine e dall armonia, gli atti di omicidio, incesto e usurpazione perpetrati da Claudio nel regno di Danimarca hanno turbato e deturpato la naturale condizione delle cose. Tali crimini vengono metaforicamente indicati come una malattia profonda, una sorta di cancro che sta corrodendo il paese dall interno (come afferma un personaggio minore nel primo atto, in una battuta diventata celebre: «C è del marcio in Danimarca ). La morte di Gertrude, avvelenata (seppur involontariamente) dal marito, è anch essa espressione della corruzione che avvolge una Danimarca avvelenata dal regicidio-fratricidio. Nel suo desiderio di uccidere il re corrotto e di ripristinare un governo legittimo, Amleto si pone, oltre che come vendicatore, come restauratore dell armonia violata. La sua follia, che inizialmente appare come la finzione necessaria a portare a compimento il suo piano, diventa però, a poco a poco, reale, rivelando che la lucidità e il senso della misura sono stati compromessi anche in lui. La perdita di equilibrio mentale nel protagonista è così un riflesso della perdita di equilibrio politico e morale che caratterizza il regno di Danimarca. Le opposizioni e i contrasti Il simbolico combattimento tra bene e male che domina la vicenda è reso esplicito anche sul piano linguistico da una serie di opposizioni e contrasti. Il dualismo riguarda in primo luogo l essere umano, descritto come una creatura in perenne oscillazione tra il 166

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento