Il primo Ottocento – L'autore: Ugo Foscolo

invito ALLA LETTURA

Un viaggiatore senza passaporto: il Viaggio sentimentale di Laurence Sterne 


Vedi che gran libro può in sì breve tratto di vita arricchir d’avventure chi s’affeziona col cuore a ogni cosa, e chi avendo occhi per vedere ciò che l’occasione ed il tempo gli vanno di continuo mostrando a ogni passo del suo cammino, non trascura nulla di quanto egli può lecitamente toccare!

Pubblicato nel 1768, il Viaggio sentimentale attraverso la Francia e l’Italia del pastore anglicano Laurence Sterne (1713-1768) è tradotto in italiano da Ugo Foscolo, con lo pseudonimo di Didimo Chierico: affascinato dal sagace umorismo di Sterne e dal suo continuo gioco di rimandi tra autore e personaggi, Foscolo si diverte a sua volta a nascondersi dietro una maschera, integrando il romanzo con un appassionato apparato di note e una Notizia intorno a Didimo Chierico.

La satira del Grand Tour
L’idea di Sterne – comporre una satira sul tema del Grand Tour, in voga tra i giovani aristocratici del secolo precedente e ora anche tra i rampolli del nuovo ceto borghese – gli assicura il successo presso i contemporanei: l’autore, infatti, sbeffeggia l’immagine stereotipata del viaggio diffusa nella cultura settecentesca, e racconta il «viaggio riposatissimo [...] del cuore in traccia della natura e di que’ sentimenti che da lei sola germogliano».

«  «In odio dell’ipocrisia la quale egli credeva sempre velata dalla serietà, dalla gravità, dalla severità, e dall’altre inumane virtù» (Chierico), egli assegna al proprio protagonista il nome di Yorick, il buffone di corte dell’Amleto shakespeariano. Viaggiando «pour besoin de voyager», Yorick compie dunque un singolarissimo Grand Tour: sale su veicoli fermi, cambia continuamente itinerario, si dimentica di descrivere le strade, le città, i monumenti, persino le cattedrali; «Non ho [...] visitato il Palais-Royal – non il Luxembourg – non la façade du Louvre – non ho ambito di impinguare i cataloghi che abbiamo di quadri, di statue e di chiese – nel mio pensiero ogni bella persona è un bel tempio».  »

Lo sguardo del viaggiatore sentimentale è partecipe, aperto alla curiosità e alla sorpresa, ben lontano
dall’ottusa cecità di Mundungus, viaggiatore per obbligo di censo: questi,

«  e la sua sterminata opulenza, percorsero tutto il gran giro, andando da Roma a Napoli – da Napoli a Venezia – da Venezia a Vienna, a Dresda, a Berlino: e non riportò né la rimembranza d’una sola generosa amicizia, né un solo piacevole aneddoto da raccontar sorridendo: correva sempre diritto, senza guardare né a sinistra né a destra, temendo non la compassione o l’amore l’adescassero fuor di strada.  »

Con il Viaggio sentimentale «l’io entra nel mondo e sentimentalmente già si annuncia la passione romantica» (Scalise): le brevi scene di forte impatto visivo di cui si compone il romanzo immergono il lettore nell’universo intimo del protagonista, e di volta in volta lo chiamano al riso, al pianto, alla compassione, al risentimento, al desiderio erotico. La passione di Yorick-Sterne per le donne – «io per grazia singolare del cielo vivo quasi dì e notte misero servo d’amore» – disegna una serie di vignette spassose, che assicurano la godibilità di un’opera dalla grande carica umoristica.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento