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In casa mia mi sa meglio una rapa
Satire, III, 34-81
La terza satira – scritta nella primavera del 1518 e dedicata al cugino Annibale Malaguzzi – offre un primo bilancio del passaggio di Ariosto al servizio del duca Alfonso I d’Este, signore di Ferrara. Il poeta confessa che, se potesse, farebbe a meno anche del nuovo incarico, il quale tuttavia gli spiace meno di quello precedente, alle dipendenze del cardinale Ippolito (fratello di Alfonso), giacché ora gli viene lasciato tempo sufficiente per dedicarsi all’attività letteraria. L’autore preferisce infatti una vita tranquilla a casa propria, che il servizio presso Alfonso gli consente, rispetto a quella movimentata, lontano dalla sua città, che gli sarebbe toccata se avesse seguito Ippolito.
METRO Terzine di endecasillabi a rima incatenata (ABA, BCB ecc.).