AMORE
Boccaccio supera la concezione idealizzata dell’amore, tipica della tradizione culturale e letteraria cortese e dello stilnovismo, grazie al suo realismo psicologico e alla concretezza, anche di linguaggio, con cui osserva e descrive questo sentimento. Egli sostiene una nuova visione laica ed edonistica dell’amore, in polemica con lo spiritualismo, l’ascetismo medievale e l’ipocrisia della morale religiosa.
L’amore inteso come esperienza umana e terrena, come libero piacere dei sensi, da accettare e difendere anche nelle sue manifestazioni più fisiche e carnali, in nome dei “diritti della natura”, verrà ampiamente illustrato nelle 100 novelle del Decameron, dove anche la sessualità, tanto quanto i sentimenti e le emozioni, è considerata una realtà naturale, che è istintivo vivere e lecito raccontare.