amici e i bravi cristiani che ci sostentano? Io sono giovane e non mi dà fastidio
30 camminare, così potrei andare io a Firenze quando occorre e voi potrete restarvene
qui tranquillo a aspettarmi».
Il bravuomo rifletté un attimo: in effetti, suo figlio era ormai grande e si era
così abituato a quella vita al servizio del Signore che il mondo ormai non avrebbe
sicuramente più potuto traviarlo con le sue malie4
e, concluso con un "Ha proprio
35 ragione", la volta dopo ce lo portò.
Immaginatevi lo stupore del ragazzo quando cominciò a vedere palazzi, case,
chiese, insomma tutto quello che c'è da vedere in una metropoli; per quanto si
sforzasse di richiamare alla memoria qualcosa di simile, non gli veniva in mente
nulla che potesse essere paragonato a questo spettacolo e così il padre si ritrovò
40 bombardato dalle domande del figlio, che voleva sapere come si chiamava questo,
a cosa serviva quello, cos'era quest'altro e non era mai sazio delle risposte che
riceveva.
Mentre l'interrogatorio continuava incessante, i due si imbatterono in un gruppetto
di belle ragazze vestite all'ultima moda che ritornavano da un matrimonio.
45 Non appena le vide, il ragazzo trasecolò5
e chiese al padre che cose erano quelle lì
e il padre gli disse:
«Abbassa gli occhi, per carità, non guardarle, sono pericolose.»
E il figlio:
«Come si chiamano?»
50 Suo padre, per non correre il rischio di risvegliare nel ragazzo quel turbamento
ancestrale che sfocia inevitabilmente nel desiderio di fare pratica con tutti i piaceri
che ne conseguono, non gli disse il nome proprio, cioè femmine, ma disse:
«Si chiamano oche.»
Adesso viene il bello! Quel ragazzo che non aveva mai visto creature simili,
55 dimenticò di colpo i palazzi, il bue, l'asinello, il cavallo, i grandi magazzini che
trasudavano ricchezza, insomma tutto quello che aveva visto e col cuore in gola disse:
«Padre, vi supplico, fate in modo che possa avere una di quelle oche.»
«Quante volte te lo devo ripetere» gli disse il padre «che sono pericolose?»
«È così che sono fatte le cose pericolose?» ribattè stupito il ragazzo.
60 «Sì» tagliò corto il padre.
E il figlio allora disse:
«Non capisco perché parliate così né perché siano pericolose. Per quanto mi
riguarda, non mi è mai capitato di vedere una tale meraviglia. Sono così belle!
Sono più belle degli angeli dipinti che mi avete mostrato tante volte. Vi prego, se
65 mi volete un po' di bene, lasciatemi portare una di queste oche su da noi che ci
penserò io a ingozzarla.6
»
«Toglitelo dalla testa» disse il padre «tu non hai neanche idea di cosa ci vuole
per ingozzarle7
» e improvvisamente capì che tutti i suoi ammaestramenti non
avevano alcun potere contro le forze dell'istinto e si pentì di aver portato suo figlio a
70 Firenze.