T14 - Rotta è l’alta colonna e ’l verde lauro

Il Trecento – L'opera: Canzoniere

 T14 

Rotta è l’alta colonna e ’l verde lauro

Canzoniere, 269


Con il componimento 264 iniziano le “Rime in morte di madonna Laura”, caratterizzate da toni più mesti e da riflessioni più intense sull’approssimarsi della morte e sulla fugacità del tempo. In questo sonetto Petrarca esprime il senso di perdita per la scomparsa di due persone a lui molto care: Laura e il cardinale Giovanni Colonna, vittime dell’epidemia di peste nel 1348. Laura è il centro sentimentale del poeta, mentre il cardinale Colonna gli ha consentito negli anni, attraverso gli incarichi professionali, di coltivare le sue passioni letterarie. Petrarca resta dunque orfano di amore e amicizia, due dimensioni fondamentali dell’esistenza, ed esprime tutto lo sconforto determinato dalla loro scomparsa.


METRO Sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDC DCD.

       Rotta è l’alta colonna e ’l verde lauro
       che facean ombra al mio stanco pensero;
       perduto ò quel che ritrovar non spero
4    dal borrea a l’austro, o dal mar indo al mauro.

       Tolto m’ài, Morte, il mio doppio thesauro,
       che mi fea viver lieto et gire altero,
       et ristorar nol pò terra né impero,
8    né gemma oriental, né forza d’auro.

       Ma se consentimento è di destino,
       che posso io più, se no aver l’alma trista,
11  humidi gli occhi sempre, e ’l viso chino?

       O nostra vita ch’è sì bella in vista,
       com perde agevolmente in un matino
14  quel che ’n molti anni a gran pena s’acquista!

      Dentro il testo

I contenuti tematici

Il cardinale Colonna e Laura sono morti: nulla al mondo può ripagare la loro assenza. Da qui lo stato d’animo di prostrazione del poeta, che vede il proprio futuro oscurarsi poiché sente che lo attende una vita di tristezza e di pianto. Ne scaturisce, nell’ultima terzina, un’amara riflessione sulla caducità delle realtà terrene: ciò che conquistiamo nel corso di molto tempo a costo di grandi fatiche può esserci sottratto da un momento all’altro. Il concetto è presente anche nel Trionfo dell’Eternità: «Un’ora sgombra / quanto in molt’anni si raguna» (Un’ora toglie / ciò che si accumula in molti anni, vv. 62-63).

 >> pag. 369 

Le scelte stilistiche

Il sonetto si apre con due metafore*, che sostituiscono i nomi propri con nomi comuni (l’alta colonna e ’l verde lauro, v. 1): il potente ecclesiastico è assimilato a una colonna (elemento di sostegno e di appoggio), attraverso l’allusione al nome della sua famiglia. La metafora che riguarda invece Laura, l’alloro, indica la gloria poetica ottenuta dal poeta. La doppia metafora del primo verso si estende a quello successivo (che facean ombra al mio stanco pensero): l’ombra proiettata dalla colonna e dall’albero di alloro indica il conforto che il cardinale Colonna e Laura offrivano alle angosce del poeta.

      Verso le competenze

COMPRENDERE

1 Fai la parafrasi del sonetto.


2 Di che cosa il poeta andava fiero (altero) al v. 6?


3 Che cosa indicano i termini terra e impero al v. 7?


4 Quale realtà indica il v. 8?

ANALIZZARE

5 Individua un’apostrofe.


6 Trova un’interiezione.

INTERPRETARE

7 Individua le parole di registro alto e quelle di registro medio. Quale registro prevale? Per quale motivo? Esistono parole di registro colloquiale? Rintracciane altre nei testi già letti. Qual è la loro funzione?


Registro alto
Registro medio
Registro colloquiale
















































PRODURRE

La tua esperienza

8 Come sarebbe la tua vita senza la presenza degli amici o delle persone a te care? Scrivi un testo di circa 25-30 righe.


I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 1
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