Le parole chiave

I SAPERI fondamentali

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FANCIULLEZZA 

Bambini e adolescenti sono i protagonisti di molti romanzi e racconti di Elsa Morante. Sono personaggi passionali, anarchici, incantati e trasognati, puri, ingenui, inconsapevoli. La fanciullezza appare come l’età d’oro della vita, nella quale si scopre la bellezza segreta del mondo, tanto che la maturazione sembra essere più una perdita che una conquista.

REALISMO VISIONARIO 

Per Elsa Morante il fine della letteratura è quello di affermare una «verità» attraverso la trasfigurazione poetica della «realtà degli oggetti». Prende le distanze dal Neorealismo, e approda a una propria definizione di realismo, nella quale si esprime la necessità di trasformare una realtà effimera e contingente in verità dal valore universale. È un realismo che può essere definito visionario perché intriso di inquietudini, aspettative, sogni.

DIMENSIONE ONIRICA 

Ciò che rende fascinosa la scrittura della Morante è la sua continua ricerca di una dimensione alternativa, destinata a scivolare verso la favola. È in questa atmosfera, quasi onirica, che si collocano i personaggi delle sue opere, spesso enigmatici e coinvolti in vicende arcane, in un’aura sospesa tra sogno e realtà.

STORIA 

In tutta la sua opera, e in particolare nel romanzo La Storia, Elsa Morante mette al centro la sofferenza degli individui e rappresenta le brevi esistenze di coloro che vivono ai margini della Storia. Ciò che le sta a cuore non sono tanto i grandi avvenimenti politici o militari, quanto i riflessi che essi hanno sulle persone comuni, le più indifese. Se la Storia ufficiale racconta le vicende dei potenti, quella che la scrittrice non vuole lasciare nascosta è la storia, delle masse semplici e anonime, destinate al sacrificio.

Volti e luoghi della letteratura - volume 3B
Volti e luoghi della letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi