Lo stile
Modelli e influenze Autodidatta e provinciale rispetto ai centri principali dell’innovazione letteraria, Saba si forma soprattutto sui classici. In una città come Trieste, che si trova all’incrocio di più culture e che non è ancora politicamente unita all’Italia, essi costituiscono un riferimento sicuro in fatto di lingua e contengono un forte richiamo all’identità nazionale italiana, ardente aspirazione del poeta.
I suoi autori prediletti sono Dante, Petrarca, Leopardi e i poeti dell’Ottocento fino a Carducci; minore influenza hanno Pascoli e d’Annunzio, di cui non ama i preziosismi lessicali. Il gusto di Saba si arricchisce inoltre con la lettura degli autori del Romanticismo tedesco e slavo, nonché della poesia dialettale veneta. La conciliazione di queste varie tendenze dà luogo – non senza dissonanze – a una sintesi molto originale.
Metrica e forme fra tradizione e innovazione Il canzoniere si presenta come un’opera omogenea anche dal punto di vista metrico, nonostante la varietà di forme strofiche e ritmiche. L’elemento unificante è la fedeltà dell’autore a una versificazione regolare, basata sui metri tradizionali, raccolti in forme strofiche canoniche (come il sonetto) oppure originali. Endecasillabi e settenari – le misure più ricorrenti nella tradizione italiana – sono i più usati da Saba; seguono gli imparisillabi minori (trisillabi e quinari), mentre fra i parisillabi troviamo con una certa assiduità soltanto l’ottonario. Saba non usa mai, invece, il verso libero, né metri che eccedano la misura dell’endecasillabo. L’impiego dei metri classici, comunque, non impedisce al poeta di manifestare una certa inquietudine sperimentale, tipica della poesia del Novecento, per esempio nell’uso ricorrente dell’enjambement, che spezza la corrispondenza armonica tra verso e sintassi.
Sistematico è il ricorso alla rima, per lo più rifiutata dai poeti dell’epoca quale emblema della lirica del passato. Si tratta di una scelta consapevole e ricercata, che non impedisce però a Saba di inserire spesso, nei suoi componimenti, rime imperfette (soprattutto assonanze).
La propensione di Saba a tradurre la propria confessione lirica in racconto rende frequente la comparsa di cadenze prosastiche (temperate, nelle ultime poesie, da una certa concisione epigrammatica), che si coniugano però con una tendenza al canto dovuta alle scelte metriche di tipo tradizionale.
Volti e luoghi della letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi