TEMI nel TEMPO - Letteratura e omosessualità

TEMI nel TEMPO

Letteratura e omosessualità

L’epoca classica

Già nelle letterature classiche greca e latina è presente la tematica omosessuale. Nei poemi epici, i rapporti che legano alcuni celebri amici-guerrieri – Achille e Patroclo nell’Iliade di Omero, Eurialo e Niso nell’Eneide di Virgilio – rivelano un sentimento ben più profondo del semplice cameratismo. Anche nell’ambito della poesia lirica, gli autori antichi cantavano, accanto all’amore per la donna, quello per i giovinetti, mentre la poetessa Saffo indirizza alla sua amante versi pieni di passione.

La condanna cristiana

Con l’avvento del cristianesimo le cose cambiano profondamente. Nella cultura giudaico-cristiana, infatti, l’amore tra persone dello stesso sesso è considerato un peccato grave e disapprovato senza riserve. Esemplare è in tal senso la posizione di Dante, che condanna i “sodomiti” alla dannazione eterna in quanto violenti contro la «natura», vale a dire sovvertitori dell’ordine morale della creazione (cosa che peraltro non gli impedisce, nel canto XV dell’Inferno, di manifestare stima e affetto nei confronti del suo antico maestro Brunetto Latini, che sconta la sua pena proprio in quel «sabbione» infernale).

Nell’Europa cristiana, di conseguenza, per molto tempo si parlerà dell’amore omosessuale soltanto in via allusiva e comunque sempre con una certa prudenza, come avviene per esempio nei sonetti di Michelangelo Buonarroti e di William Shakespeare. Ancora alla fine dell’Ottocento, desta grande scandalo la relazione tra Oscar Wilde e lord Alfred Douglas: nel 1895 lo scrittore irlandese viene condannato a due anni di lavori forzati, dal momento che nella puritana Inghilterra vittoriana i rapporti omosessuali sono ancora considerati un reato.

Il Novecento: le rimozioni e la rivoluzione sessuale

Nella letteratura italiana del Novecento la tematica omosessuale continua a essere oggetto di rimozione e di sostanziale censura, e in certi casi di autocensura da parte degli stessi scrittori: Aldo Palazzeschi, Carlo Emilio Gadda, Giovanni Comisso, Umberto Saba, Giovanni Testori, Sandro Penna e molti altri. Significativo è il caso di Pier Paolo Pasolini, il quale, pur non facendo mistero della propria omosessualità, non pubblica in vita Atti impuri e Amado mio, i suoi due testi più espliciti sull’argomento, che saranno editi postumi (nel 1982), proprio come Ernesto di Saba.

I frutti del cambiamento nel costume sociale indotti dalla “rivoluzione sessuale” degli anni Sessanta e Settanta appaiono maturi nella produzione letteraria degli anni Ottanta, come per esempio nei romanzi di Pier Vittorio Tondelli (Altri libertini, 1980; Camere separate, 1989) e di Aldo Busi (Seminario sulla gioventù, 1984; Sodomie in corpo 11, 1988).

LGBT

Anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, si sviluppa un’ampia produzione letteraria a tematica LGBT (acronimo di lesbian, gay, bisexual and transgender) con autori come David Leavitt, Michael Cunningham e Edmund White. Quest’ultimo, in particolare, nel romanzo Un giovane americano (1982) e nei racconti della raccolta Scorticato vivo (1995) sembra concepire la scrittura come denudamento, come superamento della soglia del pudore, in uno sforzo estremo di sincerità.

Volti e luoghi della letteratura - volume 3B
Volti e luoghi della letteratura - volume 3B
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