Le parole chiave

I SAPERI fondamentali

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“QUESTIONE MERIDIONALE”

Nella seconda metà dell’Ottocento, le condizioni socioeconomiche della Sicilia e, più in generale, del Sud, divengono oggetto delle indagini di politici e intellettuali. Le condizioni di abbandono e sfruttamento dei contadini forniscono importante materiale agli artisti che, come Verga, desiderano distaccarsi dagli stereotipi del romanzo borghese per rappresentare una realtà più viva e autentica. Gli umili, i vinti, parte più debole e dimenticata della società, diventano i protagonisti delle sue opere.

Regressione

La denuncia della condizione dei vinti appare più incisiva e diretta grazie alle tecniche narrative e stilistiche che Verga sceglie. Egli rinuncia a esprimere giudizi e preferisce “regredire” al livello del mondo narrato, popolare. Lascia che la storia emerga direttamente dalle parole e dai pensieri dei protagonisti. La voce narrante è un soggetto anonimo e corale che proviene dallo stesso ambiente dei personaggi e che ne esprime la mentalità popolare attraverso il discorso indiretto libero. L’opera dunque sembra «essersi fatta da sé».

«roba»

La Storia, il progresso e i valori borghesi di profitto e benessere irrompono nel mondo verghiano. Nessuno riesce a sottrarsi al culto della «roba»: la proprietà dei beni materiali diventa aspirazione di vita, unico e ossessivo fine dell’esistenza umana. I beni materiali diventano parte integrante della persona.

famiglia

Per Verga, il destino di ciascuno è immutabile e infelice. Bisogna accettarlo con coraggio e pacata rassegnazione, senza desiderare di cambiarlo. Un appiglio importante in questa esistenza è la famiglia, la sola difesa per i singoli contro l’avidità del mondo.

Volti e luoghi della letteratura - volume 3A
Volti e luoghi della letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento