Le parole chiave

I SAPERI fondamentali

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romanzo storico

Manzoni sostiene che il compito dello scrittore non è dare libero sfogo alla fantasia, ma lavorare su idee e argomenti tratti dalla Storia, intesa come espressione della volontà umana e della Provvidenza, dunque veicolo del “santo Vero”. Per questo sceglie di scrivere un romanzo storico, e non per celebrare imprese eccezionali o gesta di principi ed eroi, ma per tratteggiare la vita di un popolo e condannare l’ingiustizia sociale che contrappone oppressori e oppressi. Ne fa protagonisti gli umili, coloro che si sono trovati a subire le ragioni della forza ma la cui religiosa accettazione di sconfitte e umiliazioni può garantire loro la salvezza eterna.

lingua ITALIANA

La questione della lingua è un tema su cui Manzoni torna ripetutamente, sperimentando nel concreto lavoro di scrittura dei Promessi sposi la mancanza di una lingua letteraria condivisa dal pubblico dei lettori. Da qui nasce l’esigenza di sottoporre il suo romanzo a un lungo e laborioso lavoro di revisione linguistica, che porterà dall’eclettismo del Fermo e Lucia al “toscano-milanese” della ventisettana fino al fiorentino colto della quarantana. La scelta della lingua d’uso più versatile e diffusa nella penisola, cioè il toscano e in particolare il fiorentino, non ha per lui solo ragioni estetiche ma anche sociali, nella convinzione che l’unità linguistica è un presupposto fondamentale dell’unità politica di una nazione.

fede

Per Manzoni la fede è dogmaticamente intesa come credenza in Dio, e dunque speranza nella salvezza eterna che infonde forza d’animo di fronte alle sventure, e perfino buon senso e concretezza nell’affrontare i casi della vita. Convinto che solo la fede sia in grado di dare un significato all’infinito dolore che accompagna l’esistenza terrena, Manzoni la eleva a strumento di conoscenza delle cose umane.

Volti e luoghi della letteratura - volume 2
Volti e luoghi della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento