I testi
Temi e motivi dei brani antologizzati |
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T10 |
I bravi minacciano don Abbondio (dal cap. 1) |
• descrizione pittoresca del paesaggio • la quieta passeggiata di don Abbondio • il minaccioso avvertimento dei bravi |
T11 |
Fra Cristoforo dinanzi a don Rodrigo (cap. 6) |
• un duello verbale • il senso dell’onore “feudale” di don Rodrigo • l’irruenza di fra Cristoforo e la sua “profezia” |
T12 |
Addio, monti (cap. 8) |
• l’effusione lirica dei sentimenti di Lucia • la nostalgia di chi è costretto a espatriare • il paragone fra campagna e città • il ruolo della Provvidenza e il compenso che dispensa a chi soffre |
T13 |
Il ritratto della monaca di Monza (cap. 9) |
• un ritratto in chiaroscuro • l’indugio sui dettagli, che tradiscono l’ambiguità della monaca |
T14 |
Renzo nel tumulto di Milano (cap. 13) |
• l’ingenuità e il buon senso “contadino” di Renzo • l’orrore per l’omicidio • la folla come entità incontrollabile e minacciosa • il «vecchio malvissuto» |
T15 |
La fuga di Renzo (cap. 17) |
• Renzo nell’inquietudine della foresta • la voce familiare del fiume Adda • i pensieri notturni e la preghiera a Dio |
T16 |
L’angosciosa notte dell’Innominato (cap. 21) |
• un monologo da teatro tragico • l’Innominato come “eroe romantico” • il tormentoso percorso verso il bene • Lucia come mediatrice della Grazia |
T17 |
La madre di Cecilia (cap. 34) |
• un episodio straziante • la dignità della madre • la pietà di Renzo |
T18 |
Il «sugo di tutta la storia» (cap. 38) |
• un lieto fine senza idillio • il progresso sociale di Renzo, da operaio a imprenditore • il gioco di specchi fra il narratore e l’anonimo • i guai colpiscono anche chi non ha colpe, ma la fede aiuta a sopportarli |
Volti e luoghi della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento