IL CASO - IL MANIFESTO DI VENTOTENE

noi Il CASO IL MANIFESTO DI VENTOTENE Nel 1941, nel pieno della Seconda guerra mondiale, è stata scritta l opera che viene considerata uno dei fondamenti dell europeismo. Si tratta del Manifesto di Ventotene, il cui titolo è proprio Per un Europa libera e unita. Progetto d un manifesto. Gli autori erano due giovani antifascisti, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, condannati dal regime fascista al con no a Ventotene, una piccola isola dell arcipelago Ponziano. L idea di Spinelli e Rossi era che soltanto un Europa unita avrebbe costituito una difesa ef cace contro i progetti espansionistici dei regimi totalitari e avrebbe garantito ai popoli europei la pace e la prosperità. Spinelli e Rossi pensavano a una federazione di Stati (cioè uno Stato unico composto di parti, Stati o regioni, autonome), dotata di un parlamento e di un governo democratico e fondata sull integrazione politica ed economica. Con notevole lungimiranza, nel Manifesto di Ventotene venne anche anticipato il progetto di una moneta unica europea. Rossi era nato nel 1897 e Spinelli nel 1907: dopo aver vissuto, come milioni di europei, il dramma di due guerre mondiali, seppero e vollero immaginare un Europa priva di egoismi nazionali e basata sulla libertà, la giustizia sociale e la collaborazione fra i vari popoli. acb Unione doganale: abolizione dei dazi doganali (cioè delle tasse da pagare sulle merci importate) e degli altri ostacoli alla libera circolazione delle merci tra gli Stati membri dell Unione e ssazione di una tariffa doganale comune nei confronti degli Stati terzi. Con no: obbligo di dimorare in un luogo isolato e lontano. GLI ACCORDI DI SCHENGEN Il 14 giugno 1985 a Schengen, in Lussemburgo, venne compiuto un altro passo avanti nella costruzione dell Europa unita. Gli accordi di Schengen (entrati in vigore successivamente, tra il 1990 e il 1995), firmati da Belgio, Germania, Francia, Olanda e Lussemburgo prevedevano: 1. la libera circolazione delle persone all interno dell Europa attraverso l abolizione dei controlli alle frontiere. Si trattava di una misura simbolicamente importante perché chi viaggiava si sentiva parte dell Unione Europea; 2. l aumento della collaborazione delle forze di polizia e la possibilità per esse di andare oltre i confini del proprio Stato in particolari situazioni (per esempio durante gli inseguimenti); 3. un maggiore coordinamento fra tutti gli Stati europei nella lotta alla criminalità organizzata (mafia, traffico d armi, droga) e all immigrazione clandestina, anche attraverso un più facile accesso da parte dei giudici di un Paese a documenti conservati in un altro. L Italia non aderì immediatamente agli accordi di Schengen: lo fece nel 1990. comunque possibile per uno Stato sospendere il trattato in caso di particolari motivi di sicurezza. Si sente spesso parlare di area Schengen in riferimento agli Stati che nel tempo hanno aderito gli accordi, tra i quali ci sono anche tre Paesi non appartenenti all Unione (Islanda, Norvegia, Svizzera). ACCORDI DI SCHENGEN (1990-1995) libera circolazione delle persone maggiore collaborazione delle forze di polizia lotta a criminalità organizzata e immigrazione clandestina 87

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