Nuovi contratti, meno diritti?

noi persi proporre, sapersi rendere interessanti per le aziende, curare sempre la propria formazione e ottenere buoni risultati di lavoro. NUOVI CONTRATTI, MENO DIRITTI? Oggi si parla sempre più di lavoro atipico, cioè di rapporti di lavoro che non sono più a tempo indeterminato , ma si estendono per brevi periodi e legano quindi il lavoratore a un azienda con un rapporto di collaborazione temporanea. Ci sono vari tipi di contratti di lavoro atipici. I più diffusi sono i cosiddetti contratti a termine (che prevedono cioè una scadenza precisa) e quelli a progetto (che sono legati alla realizzazione di un determinato risultato). Se questi contratti rendono il lavoratore un po simile a chi svolge una professione indipendente, è però vero che hanno il grave difetto di non garantire il futuro del lavoratore stesso: alla scadenza del contratto, infatti, la persona si ritrova senza lavoro e non ha possibilità di fare calcoli sul proprio futuro o su quello della propria famiglia. Inoltre, questi lavoratori non godono delle stesse garanzie degli altri lavoratori per quanto riguarda la malattia, la maternità, lo stipendio minimo di base. Un altra importante novità è costituita dal lavoro interinale. La ricerca di lavoro diventa una partita a tre e coinvolge: la persona che cerca lavoro; l azienda o le aziende che lo richiedono; l azienda di lavoro interinale che fa da intermediaria tra i due. Il lavoro che le agenzie interinali offrono è di solito di breve durata e non particolarmente qualificato; spesso i lavoratori interinali vanno a coprire i posti di personale che, per esempio, è andato in ferie o è in malattia. Flessibilità e precariato Si sente spesso dire che la flessibilità, o mobilità, è oggi indispensabile per i lavoratori. Ma che cosa implica la flessibilità? Essere disposti ad accettare contratti a breve termine, cambiare spesso azienda e quindi luogo di lavoro, aggiornarsi continuamente... Non si tratta di aspetti in sé negativi, purché il lavoratore abbia la possibilità di accrescere il proprio valore professionale senza perdere i benefici, anche economici, maturati nel tempo. Se ciò non avviene, è più corretto parlare di precariato: una condizione in cui il lavoratore passa da un contratto all altro senza avere vantaggi economici e senza progredire nel proprio cammino professionale. # ? #inrete «Osservatorio Diritti è un giornale online specializzato in inchieste sui diritti umani: sul sito osservatoriodiritti.it puoi trovare inchieste interessanti sui diritti dei lavoratori. Che cosa sono i sindacati? Che cos è lo sciopero e chi può farlo? Che cosa si intende per lavoro atipico? Qual è la differenza tra essibilità e precariato? Per riflettere Un tipico esempio del lavoro precario sono i cosiddetti rider, i fattorini che consegnano a domicilio merci o cibi ordinati online. Per chi acquista è molto comodo vedersi recapitare a casa tutto ciò che si desidera con un click... ma possiamo limitarci a considerare la nostra comodità quando sono messi in discussione i diritti di un gruppo di lavoratori? 59

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Corso di Educazione civica