GEOPATRIMONIO - GRANDE BARRIERA CORALLINA

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GRANDE BARRIERA CORALLINA

  la motivazione:


“Il più grande ecosistema corallino del mondo“

A nord-est dell’Australia

La Grande Barriera corallina si trova al largo della costa del Queensland, Stato che occupa la parte nord-orientale dell’Australia, ed è la più grande estensione di corallo del mondo. Si sviluppa su una superficie di circa 344.400 chilometri quadrati, equivalente a più di 48.000 campi da calcio, e comprende oltre 3000 banchi di corallo e quasi 900 isolotti.

La “scoperta” di James Cook

Il viaggio che l’esploratore britannico James Cook compì nell’Oceano Pacifico dal 1768 al 1771 rappresentò uno dei primi contatti europei con l’Australia. Veleggiando verso il nord dell’isola, Cook si tenne vicino alla costa per tracciarne con cura la mappa, ma la sua nave si incagliò nella Grande Barriera corallina. Nei due mesi che occorsero per riparare l’imbarcazione, Cook ebbe il tempo di studiare quell’incredibile ecosistema.

Un’enorme architettura vivente

La Grande Barriera corallina è composta da miliardi di minuscoli organismi, noti come i polipi del corallo, che possono essere considerati al contempo i costruttori e gli abitanti della barriera. Quello che comunemente chiamiamo corallo, infatti, è una colonia di polipi che crescono l’uno accanto all’altro, “saldati” tra loro da uno scheletro di carbonato di calcio che svolge una funzione protettiva.

Fauna molto ricca e variegata

La Grande Barriera corallina è uno degli ecosistemi più ricchi e complessi del mondo. Attorno a essa si è sviluppata una fauna estremamente varia, costituita da decine di migliaia di specie di pesci, molluschi, crostacei, stelle marine, ricci di mare e rettili. Tra gli abitanti più colorati della Grande barriera c’è sicuramente il pesce pagliaccio, che vive in simbiosi con l’anemone di mare e trova cibo e protezione tra i suoi tentacoli.

RAGIONIAMO
  SULLE MINACCE
  • La Grande Barriera non gode di buona salute. Le autorità del Parco Marino della Grande Barriera corallina definiscono “molto elevato” il livello di degrado dell’ecosistema corallino.
  • Il principale responsabile è il riscaldamento globale: l’innalzamento della temperatura dell’acqua registrato negli ultimi anni ha deteriorato lo stato dell’habitat marino portando alla morte più del 20% dei coralli.

Geo2030 - volume 3
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Il Mondo