Perú
PERÚ
Il territorio e il clima
La fascia costiera, detta costa, è semiarida e rocciosa, tranne che nelle aree bagnate dai fiumi. Più all’interno si trova la sierra, dominata dalla Cordigliera delle Ande, con picchi oltre i 6000 m (Monte Huascarán, 6768 m). Nel Nord-Est si estende invece la selva, che costituisce l’estremità occidentale del bacino del Rio delle Amazzoni. La selva è coperta da foreste pluviali attraversate da fiumi e torrenti.
Il maggiore specchio d’acqua dolce è il Lago Titicaca, condiviso con la Bolivia.
Il clima della costa è tropicale, quello della sierra è temperato sugli altopiani e alpino sulle vette, nella selva è invece equatoriale.
La popolazione
Il 78% dei peruviani vive nei centri urbani, concentrati lungo la costa. La popolazione è composta da amerindi (45%), appartenenti a varie etnie (la maggioritaria è quella quechua), seguiti dai mestizos (30%) e dai bianchi (18,5%). Esiste inoltre una minoranza asiatica (3%). La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma sono riconosciuti anche alcuni idiomi amerindi, tra cui il quechua (13%). La religione più praticata è il Cattolicesimo (81%), ma esiste una minoranza protestante (12,5%).
Il Perú è una repubblica presidenziale, con capitale Lima, che conta quasi 10 milioni di abitanti.
L’economia
Il settore primario occupa oltre il 25% della popolazione, ma i terreni coltivabili sono meno del 3% della superficie totale. Nell’entroterra si pratica un’agricoltura di sussistenza basata su mais e patate, mentre lungo la costa si coltivano prodotti per l’esportazione, come caffè, cacao, cotone, ortaggi e frutta. L’industria del legname è sviluppata, ma il pilastro dell’economia nazionale è la pesca. Molto praticato è anche l’allevamento, fra cui quello di specie andine come il lama, l’alpaca e la vigogna. Il sottosuolo è ricco di materie prime (rame, argento e oro).
L’industria è in espansione, ed è incentrata sui settori agroalimentare, minerario e tessile. Il turismo è una voce importante dell’economia nazionale.
Geo2030 - volume 3
Il Mondo