GEOPATRIMONIO - AMAZZONIA

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AMAZZONIA

  la motivazione:


“Una delle regioni più ricche al mondo in termini di biodiversità“

Un’immensa regione Andino-amazzonica

L’Amazzonia è la regione della foresta pluviale, la cosiddetta Selva amazzonica, che ricopre il bacino del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti, e si estende su una superficie di 6 milioni di chilometri quadrati (più di 840 milioni di campi da calcio). Circa il 60% della foresta si trova in Brasile; il resto si divide tra Perú, Colombia, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname, Guyana francese.

Il regno della biodiversità

La Selva amazzonica è una foresta pluviale tropicale, cioè caratterizzata da elevata piovosità e collocata nell’area compresa tra i due Tropici. All’interno di questo ecosistema straordinariamente ricco e rigoglioso, regna la biodiversità: migliaia e migliaia di specie diverse di piante e animali abitano questi luoghi. Sono così tante che non si conoscono nemmeno tutte: gli studiosi ne scoprono di nuove ogni anno.

Il “polmone verde” del pianeta

L’Amazzonia è il polmone della Terra, infatti la “respirazione” del pianeta dipende in maniera decisiva da questa regione: tramite il processo di fotosintesi clorofilliana, le piante assorbono centinaia di migliaia di tonnellate di anidride carbonica e liberano ossigeno. Allo stato di salute della foresta amazzonica è quindi strettamente legato anche il clima globale, che risente dell’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera.

I popoli indigeni

I popoli indigeni del Brasile abitano questa regione da millenni. Quando arrivarono i colonizzatori portoghesi si contavano più di 1000 tribù, ma molte di queste furono sterminate: si è trattato di uno dei maggiori genocidi nella storia dell’umanità. Molte tribù per sopravvivere cambiarono il loro stile di vita, adeguandosi ai costumi dei colonizzatori. Altre, invece, si sono rifugiate nella Selva e così hanno conservato intatte le loro tradizioni sino a oggi.

RAGIONIAMO
  SULLE MINACCE
  • Enormi porzioni di foresta vengono ogni anno abbattute o distrutte appiccando intenzionalmente incendi devastanti per favorire lo sviluppo di attività economiche redditizie, come la produzione di legname, la coltivazione intensiva della soia e l’allevamento di bovini.
  • I dati comunicati dall’Istituto nazionale di ricerche spaziali brasiliano sono allarmanti: nel 2019 gli incendi in Amazzonia sono aumentati dell’83% rispetto all’anno precedente. Nel solo mese di agosto gli incendi della foresta brasiliana sono stati 30.901.

Geo2030 - volume 3
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Il Mondo