AGENDA 2030 - RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
AGENDA 2030 – RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
UNA VIOLAZIONE DELLA DIGNITÀ UMANA
LE CONSEGUENZE
PROBLEMI SOCIALI
Le disuguaglianze non colpiscono solo “il portafoglio”, ma generano gravi problematiche anche a livello sociale: emarginazione, scarsa autostima, mancanza di opportunità per lo studio e per il lavoro, conflittualità, a volte tendenza ad avvicinarsi alla criminalità.PROBLEMI ECONOMICI
In un sondaggio condotto dalle Nazioni Unite in uno studio sullo sviluppo globale, è emerso che i vari governi hanno riconosciuto che la disuguaglianza nei loro Paesi è generalmente elevata e costituisce una minaccia anche per lo sviluppo economico.PROBLEMI POLITICI
In tutto il mondo si stanno moltiplicando scioperi e manifestazioni contro le disuguaglianze e movimenti che premono affinché gli Stati adottino politiche di ridistribuzione della ricchezza e di tutela nei confronti delle categorie più vulnerabili e discriminate.
I TRAGUARDI 2030
✓ SOSTEGNO AI PIÙ POVERI
Sostenere la crescita del reddito del 40% della popolazione che occupa il gradino sociale più basso.
✓ RICCHEZZA PIÙ DISTRIBUITA
Adottare politiche per raggiungere progressivamente una più equa distribuzione della ricchezza.
✓ PIÙ INCLUSIONE
Promuovere l’inclusione sociale ed economica di tutti, indipendentemente da etnia, sesso, religione e ricchezza.
✓ BASTA DISCRIMINAZIONE
Assicurare a tutti pari opportunità ed eliminare le leggi discriminatorie, sia sul piano politico sia sul piano pratico.
IL CASO DI STUDIO
Un progetto virtuoso che può generare un cambiamento concreto nella direzione della sostenibilità e della giustizia.
UNA RISERVA CREATA DAGLI INDIOS
L’Amazzonia va in fiamme e c’è chi dagli incendi ricava enormi profitti, perché su quei terreni può sviluppare attività redditizie. Legata a questa catastrofe ecologica ne esiste una sociale: quella vissuta dagli indios, che nella foresta pluviale vivono da secoli e sono considerati “i guardiani della selva amazzonica”. Se i loro diritti fossero rispettati, ci sarebbe forse la speranza di difendere il polmone verde del pianeta.
Fare qualcosa in questa direzione è possibile, come dimostra la Reserva Extrativista do Baixo Rio Branco-Jauaperi, un progetto avviato nel 1992 nel nord-ovest del Brasile. Gli indios hanno creato in un primo momento una piccola riserva intorno al fiume Xixuau, affluente del fiume Jauaperi. Poi sono stati costruiti una scuola e un ambulatorio medico ed è stata avviata un’attività di turismo ecologico per generare reddito. A mano a mano che aderivano nuovi abitanti, l’area è diventata sempre più grande, fino ad arrivare a coprire 600 mila ettari di foresta. Una grande vittoria dei poveri... che però rischia di essere vanificata dagli incendi dei ricchi.
LE AZIONI
Alcuni consigli per poche, semplici azioni con cui iniziare a cambiare il nostro stile di vita e contribuire alla salute del pianeta Terra.
ALZIAMO LA VOCE CONTRO L’INGIUSTIZIA
La discriminazione, nelle sue varie forme, si manifesta spesso in maniera evidente sotto i nostri occhi. Talvolta è un nostro amico, un vicino di banco, un passeggero del mezzo pubblico sui cui stiamo viaggiando ad assumere atteggiamenti scorretti e discriminatori verso persone che vivono in una condizione di fragilità o di svantaggio: basta uno sguardo, un gesto o una parola per umiliare una persona. È fondamentale, in questi casi, non accettare in modo passivo la situazione: quando ci accorgiamo di un atteggiamento discriminatorio, è importante prendere posizione.
LIBERIAMOCI DEGLI STEREOTIPI DI GENERE
La cosiddetta disuguaglianza di genere è un problema che riguarda da vicino anche noi. In Italia le donne percepiscono spesso stipendi inferiori rispetto agli uomini, difficilmente dirigono aziende e istituzioni, mentre i lavori domestici spesso continuano a essere considerati incombenze femminili. Questi fenomeni di discriminazione poggiano su pregiudizi e stereotipi, cioè su opinioni condivise ma prive di fondamento. L’unico modo per rompere ogni schema è considerare ciascuna persona in sé, per le sue capacità e le sue qualità, a prescindere se sia uomo o donna.
IL CONFRONTO
Il cambiamento deve coinvolgere gli Stati, ma anche noi possiamo fare la nostra parte. Riflettere sulle nostre azioni e discuterne c on gli altri è il primo passo.
Giacomo Taddeo Traini
Becco giallo
Geo2030 - volume 3
Il Mondo