AGENDA 2030 - SALUTE E BENESSERE

 AGENDA 2030 – SALUTE E BENESSERE

IL PROBLEMA

L’aspettativa di vita si è allungata notevolmente, sono stati fatti grandi passi in avanti per l’accesso all’acqua pulita e per la lotta contro molte malattie. Ma ne rimangono tante altre. E nuovi sforzi sono necessari per garantire a tutti l’accesso a servizi sanitari di qualità.

Povertà, denutrizione, scarsa igiene ed esclusione
Le persone povere, più soggette a denutrizione, scarsa igiene ed esclusione sociale, sono più colpite da problemi di salute.

Inquinamento degli ambienti
Sulla nostra salute influiscono negativamente gli agenti inquinanti presenti nell’aria, nell’acqua e nel cibo.

Scarsi livelli di istruzione
È dimostrato che a bassi livelli di istruzione corrisponde una più bassa aspettativa di vita.

Difficoltà ad accedere a cure adeguate
Spesso gli Stati non riescono a far fronte alla domanda di cure e assistenza da parte della popolazione. Questo problema affligge in particolare i Paesi in via di sviluppo, ma anche molti Paesi avanzati non riescono a garantire a tutti l’accesso ai servizi necessari.

UN MONDO MALATO NON È SOSTENIBILE!

Per raggiungere un adeguato standard di salute a livello mondiale è necessario garantire a tutti una vita sana, cioè uno stato di benessere psico-fisico che assicuri all’organismo una perfetta funzionalità. A questo scopo sarebbe fondamentale che ciascun individuo potesse vivere e lavorare in un ambiente sano, e che ogni Paese fosse dotato di un sistema sanitario “universalistico”, cioè capace di garantire assistenza a tutti i cittadini.

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LE CONSEGUENZE

MORTALITÀ INFANTILE
Anche se ogni giorno muoiono 17.000 bambini in meno rispetto a trent’anni fa, ancora oggi continuano a morire ogni anno più di 6 milioni di bambini prima del compimento dei cinque anni. Quattro su cinque morti infantili avvengono in Africa subsahariana e nell’Asia meridionale.
MORTALITÀ MATERNA
Il tasso di mortalità materna (cioè la proporzione di madri che non sopravvivono al parto rispetto alle madri che invece sopravvivono) nelle regioni in via di sviluppo è ancora oggi 14 volte maggiore rispetto al tasso di mortalità materna delle regioni sviluppate.
DIFFUSIONE DELL’AIDS E ALTRE MALATTIE

Sono circa 37 milioni le persone nel mondo che hanno contratto il virus dell’HIV, responsabile dell’insorgere della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Altre malattie pericolose come tubercolosi, malaria ed epatite risultano ancora oggi molto diffuse in varie parti del globo.

 I TRAGUARDI 2030

✓ RIDURRE LA MORTALITÀ

Ridurre i tassi di mortalità infantile e materna in tutti i Paesi del mondo.

✓ CURE PER TUTTI

Garantire ovunque una copertura sanitaria universale e servizi sanitari di qualità.

✓ FERMARE LE EPIDEMIE

Porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e delle altre malattie che minacciano il Pianeta.

✓ RICERCA E SVILUPPO

Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci contro le malattie trasmissibili e non trasmissibili.

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IL CASO DI STUDIO

Un progetto virtuoso che può generare un cambiamento concreto nella direzione della sostenibilità e della giustizia.

LA RIFORMA DELLA SANITÀ IN USA

Gli Stati Uniti d’America, il Paese più ricco e avanzato del mondo, si differenziano dagli altri Paesi industrializzati per un aspetto importantissimo: l’accesso alle cure mediche non è un diritto garantito a tutti. Il sistema sanitario americano, infatti, non è gestito dallo Stato, ma da privati. Ciò significa che le prestazioni sanitarie non sono gratuite, come nei nostri ospedali, ma sono garantite solo a chi può pagarle. I cittadini, quindi, sono costretti a sottoscrivere un’assicurazione che, in cambio di versamenti di denaro periodici, garantisce il pagamento delle cure mediche in caso di bisogno. Chi non può permettersi una copertura assicurativa, o ne possiede una insufficiente, non viene curato.

Per far fronte a questo problema, nel 2010 l’allora Presidente degli Stati Uniti Barack Obama firmò un’importante riforma sanitaria, comunemente chiamata Obamacare. Con questo provvedimento il numero di americani che può disporre di un’assicurazione è cresciuto e continua a essere in aumento: dal 2010 al 2017 sono circa 23 milioni in più i cittadini che possono far fronte a eventuali spese sanitarie.

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LE AZIONI

Alcuni consigli per poche, semplici azioni con cui iniziare a cambiare il nostro stile di vita e contribuire alla salute del pianeta.

TUTTO A POSTO CON LE VACCINAZIONI?

Le vaccinazioni sono strumenti efficaci per combattere il diffondersi di malattie gravi e, in alcuni casi, anche mortali.

I vaccini attualmente in uso sono molto sicuri e, nel corso degli anni, medici e ricercatori li hanno resi sempre più efficaci. Ma l’efficacia di un vaccino dipende dalla copertura, e questa è garantita solo nel caso in cui almeno il 95% della popolazione sia vaccinata. Vaccinarsi rappresenta quindi un piccolo gesto di responsabilità che può salvare la vita a te e alle altre persone. Se hai qualche dubbio, chiedi al tuo pediatra!

MANTENERSI IN FORMA? BASTANO 30 MINUTI AL GIORNO!

Il nostro corpo non è “progettato” per una vita sedentaria. Muoversi, correre, andare in bicicletta, fare ginnastica, nuotare sono tutte attività fisiche divertenti che consentono all’organismo di mantenersi in forma. Fare movimento, quindi, permette di raggiungere un adeguato livello di benessere psico-fisico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 30 minuti al giorno di attività fisica moderata: un impegno leggero, alla portata di tutti, che può davvero fare la differenza per la nostra salute.

IL CONFRONTO

Il cambiamento deve coinvolgere gli Stati, ma anche noi possiamo fare la nostra parte. Riflettere sulle nostre azioni e discuterne c on gli altri è il primo passo.

LETTURA
Sicko è un documentario del 2006 diretto da Michael Moore, che mette in luce i problemi della sanità statunitense e denuncia il funzionamento di un sistema fortemente iniquo. Il documentario è uscito prima della riforma sanitaria di Obama, ma risulta ancora oggi molto attuale e interessante.

Sicko
2006
regia di Michael Moore

RICERCA
1 Ci dividiamo in gruppi di 4-5 persone.
2 Cerchiamo su Youtube il video Facciamo squadra per la nostra salute, lo spot prodotto dal Ministero della Salute che ha come protagonista l’astronauta Samantha Cristoforetti.
3 Guardiamo lo spot e ne discutiamo insieme all’interno del nostro gruppo: che impressione ci ha fatto? Che messaggio comunica? È una comunicazione efficace?
4 Appuntiamo su un foglio le considerazioni del nostro gruppo.
5 Il portavoce di ciascun gruppo espone alla classe le considerazioni emerse durante la discussione.

Geo2030 - volume 3
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