GEOOGGI - L’EMERGENZA AIDS

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L'EMRGENZA AIDS

L’AIDS (Acquired Immunodeficiency Syndrome, sindrome da immunodeficienza acquisita) è una delle principali cause di morte nei Paesi dell’Africa Meridionale. È una malattia provocata dal virus HIV, che ha avuto origine nell’area a sud del Sahara. I primi casi di AIDS furono scoperti negli Stati Uniti fra il 1980 e il 1981, ma da allora la malattia si è diffusa in tutto il mondo, contagiando milioni di persone.

Il Sudafrica è il Paese con il maggior numero di sieropositivi al mondo: quasi 7 milioni, pari a circa il 19% della popolazione totale (i sieropositivi sono coloro che sono stati infettati dall’HIV ma non hanno già sviluppato l’AIDS, la cui manifestazione può essere rallentata dall’uso di farmaci specifici). Ancora più grave è la situazione del piccolo Regno di eSwatini, dove più di un quarto della popolazione è sieropositivo. Nel resto dell’Africa Meridionale la percentuale dei sieropositivi è comunque altissima, e va dal 12% del Mozambico al 22% del Botswana.

Le cause della diffusione

A favorire il contagio sono innanzitutto le difficili condizioni economiche in cui versano i Paesi africani a sud del Sahara: la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia di povertà e non può permettersi i costosi farmaci necessari per impedire o rallentare il manifestarsi della malattia.

La principale modalità di trasmissione dell’HIV è quella sessuale; ci si contagia cioè attraverso rapporti sessuali non protetti con chi ha contratto il virus. L’AIDS è quindi sì un problema medico e sanitario, ma soprattutto sociale. In questi Paesi la disuguaglianza di genere ha un peso preponderante. Le donne sono più sensibili al problema della trasmissione del virus e più inclini ad accettarne le conseguenze e ad affrontare le proprie responsabilità verso figli e compagni. Per gli uomini il discorso è molto diverso; padri e mariti non condividono questa responsabilità.

quali soluzioni?

Da alcuni anni la comunità internazionale si è mossa per risolvere questo problema facendo pressioni sulle multinazionali farmaceutiche affinché producano medicinali a basso costo da distribuire nei Paesi poveri, ma anche con una campagna di informazione che promuova la cultura della prevenzione.

Geo2030 - volume 3
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