Sudafrica

SUDAFRICA

Il Sudafrica si trova all’estremità meridionale del continente. È delimitato a ovest dall’Oceano Atlantico e a sud e a est dall’Oceano Indiano, e confina a nord con il Botswana, a nord-ovest con la Namibia e a nord-est con lo Zimbabwe e il Mozambico.

All’interno del suo perimetro si trovano lo Stato del Lesotho e il Regno di eSwatini (precedentemente Swaziland).

IL TERRITORIO E IL CLIMA

Un grande altopiano e i Monti dei Draghi

Il territorio sudafricano è dominato da un vasto altopiano, detto Veld, delimitato verso il mare da un semicerchio di rilievi più o meno accentuati: la Great Escarpment (Grande Scarpata). Da ovest a est, l’altopiano si alza: la parte occidentale (circa 1000 m di altitudine media) è la più arida ed è prevalentemente coperta dalla prateria, mentre quella orientale ha un’altitudine media di 1500 m ed è caratterizzata da una vegetazione più florida.

La catena montuosa più importante della regione, i Monti dei Draghi (Drakensberg), corre lungo la costa sud-orientale sudafricana, con diverse vette che superano i 3000 m. Il monte più alto (che in realtà si trova nel Lesotho) è il Thabana Ntlenyana (3482 m).

I Monti dei Draghi comprendono il Parco Nazionale Drakensberg, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Le pitture rupestri che vi sono conservate risalgono a circa 4000 anni fa.

I fiumi sono pochi e irregolari

I fiumi del Sudafrica sono poco numerosi, dal regime irregolare e poco adatti alla navigazione. Solo nel versante orientale scorrono fiumi dal corso breve ma ricchi d’acqua. L’Orange, che nasce nel Lesotho, sul versante settentrionale dei Monti dei Draghi, attraversa il Paese da est a ovest per gettarsi dopo un corso di 1860 km nell’Atlantico. Il Limpopo (1600 km) nasce in Sudafrica, nei pressi della capitale amministrativa Pretoria; diretto prima verso nord-ovest, volge poi a est segnando un tratto del confine con il Botswana e l’intero confine con lo Zimbabwe.

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Molti climi, quasi sempre secchi

Il Sudafrica possiede una varietà di climi, generalmente secchi. Solo la costa orientale, esposta alla corrente del Mozambico, è più umida. Sulla costa occidentale le temperature sono più basse per effetto della fredda corrente del Golfo di Benguela.

Intorno a Città del Capo, una piccola area gode di un clima mediterraneo, favorevole alla coltivazione della vite.

geoSTORIA

GLI ANNI DELL’APARTHEID

Fin dal XVIII secolo, la società sudafricana fu caratterizzata dal predominio politico ed economico della minoranza bianca. Uno dei pilastri di questo sistema era l’apartheid, ovvero la segregazione razziale.

Nel 1948 ai neri fu proibito per legge qualsiasi contatto con i bianchi: nelle scuole, negli uffici pubblici, sugli autobus, nelle spiagge. Contro l’apartheid, che fu dichiarato crimine contro l’umanità dall’ONU, i neri condussero una durissima lotta, crudelmente repressa dal regime segregazionista. Il simbolo di questa lotta fu il leader dell’African National Congress, Nelson Mandela. Arrestato nel 1962, fu condannato all’ergastolo. Scarcerato nel 1990 con l’avvento al potere di F.W. De Klerk, condusse i negoziati che nel 1993 portarono alla fine della segregazione e ottenne, insieme a De Klerk, il Premio Nobel per la Pace. Nel 1994 diventò il primo Presidente nero del Sudafrica.

LA POPOLAZIONE

Il Sudafrica è abitato da un mosaico di etnie che riflettono la storia del Paese, con le sue colonizzazioni e l’incrocio tra i popoli.

Ordinamento dello Stato: repubblica parlamentare

Il Sudafrica è una repubblica parlamentare. Il Presidente è eletto dall’Assemblea nazionale, uno dei due rami del Parlamento (l’altro è il Consiglio nazionale delle Province). Presidente e rappresentanti del Parlamento restano in carica per cinque anni.

Nata nel 1910 dall’unione delle repubbliche boere (in origine costituite da coloni olandesi) dell’Orange e del Transvaal con le colonie inglesi del Capo e del Natal, l’Unione Sudafricana divenne completamente autonoma dal controllo britannico nel 1931.

A lungo caratterizzato dall’apartheid, negli anni Novanta il Sudafrica ha avviato l’abolizione della segregazione razziale.

Nel 1994 si sono svolte le prime libere elezioni multietniche ed è stato eletto Presidente Nelson Mandela, leader dell’African National Congress, il partito dell’opposizione nera.

Dal 1997 la Costituzione si fa garante della pacifica convivenza tra le etnie, nel rispetto di ogni minoranza; il territorio dello Stato è oggi suddiviso in 9 Province che godono di larga autonomia. Il Sudafrica fa parte del Commonwealth.

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Bantu, afrikaner e coloured

L’80% della popolazione è costituito da bantu (zulu, ndebele, xhosa ecc.). Il 9% è afrikaner, discendente dei coloni olandesi e britannici. Il 9% è coloured, frutto dell’incrocio tra afrikaner e neri. Il 2% è composto da asiatici (indiani, pakistani e malesi) giunti nell’area al seguito dei britannici nell’Ottocento.

Lingue e religioni

L’afrikaans e l’inglese sono le lingue di origine europea più parlate, ma dal 1994 sono diventate ufficiali anche nove lingue bantu.

Le religioni più praticate sono il Protestantesimo, il Cattolicesimo e l’Anglicanesimo. I culti tradizionali hanno in Sudafrica una diffusione inferiore rispetto al resto del continente. La minoranza asiatica segue l’Islam o l’Induismo.

BLOEMFONTEIN

CITTÀ NATALE DI TOLKIEN AUTORE DI Lo Hobbit e del SIGNORE DEGLI ANELLI
IL SUO SOPRANNOME È CITTÀ DELLE ROSE

geoOGGI

JOHANNESBURG: DALLE TOWNSHIPS ALLE GATED COMMUNITIES

A decenni dalla fine dell’apartheid, il divario tra bianchi e neri è ancora evidente nell’impianto urbanistico delle grandi città. Un esempio è quello di Johannesburg: la città è circondata dalle townships, immensi sobborghi popolari all’epoca abitati solo dai neri, ai quali era proibito risiedere nel centro cittadino.

Dopo l’abolizione della segregazione razziale, le condizioni di vita nelle townships sono migliorate, e alcune stanno vivendo una rinascita economica e culturale. È il caso della più famosa, Soweto, dove abitano 1.200.000 persone, in larga maggioranza di colore. Soweto (nella foto, a sinistra) fu uno dei focolai della lotta alla discriminazione razziale; Nelson Mandela vi risiedette dal 1946 al 1962, in una casa che è ora un museo.

Completamente differenti dalle townships sono gli esclusivi quartieri abitati soprattutto dai bianchi. Alcuni di questi sono vere gated communities (“comunità chiuse da cancelli”), aree circondate da alti muri di cinta e sorvegliate da guardie armate, dove l’accesso è permesso solo ai residenti. La più nota è Sandhurst, dove vivono solo 2500 persone.

L’ECONOMIA

Il Sudafrica è uno degli Stati più sviluppati del continente africano, e solo recentemente è stato superato dalla Nigeria quanto a PIL assoluto.

Il controllo dell’economia sudafricana è ancora saldamente in mano alla minoranza bianca, che gestisce, insieme alle multinazionali straniere, gran parte delle imprese agricole, dell’industria manifatturiera ed estrattiva e del commercio. Tuttavia, grazie anche al finanziamento di programmi da parte dello Stato, sta nascendo negli ultimi anni una classe imprenditoriale nera. La distribuzione del reddito è tuttora molto sbilanciata a favore dei bianchi e la maggioranza nera vive spesso in condizioni di povertà.

Un altro grave problema è rappresentato dalla disoccupazione, che colpisce circa un quarto della popolazione.

L’organizzazione dei Campionati mondiali di calcio del 2010 è stata un’importante occasione per la crescita dell’economia, poiché ha messo il Paese sotto i riflettori della scena internazionale, dando nuovo impulso ai servizi e al turismo.

Negli ultimi anni, infine, si sono intensificati gli scambi commerciali con la Cina, la cui aziende hanno intrapreso campagne di investimenti per realizzare infrastrutture e altri servizi nel Paese africano.

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L’agricoltura

In Sudafrica poco più di un decimo del territorio è adatto alle coltivazioni. Grazie a moderne tecniche e allo sfruttamento delle acque dell’Orange e del Limpopo, tuttavia, l’agricoltura è florida e sono numerose le grandi aziende che coltivano cereali, tè, caffè, canna da zucchero, tabacco, cotone, girasoli. Varia e differenziata è la produzione di frutta.

La zona del Capo è rinomata per i suoi vini, esportati in tutto il mondo.

Nei villaggi si pratica invece un’agricoltura di sussistenza, con metodi molto arretrati.

L’allevamento e la pesca sono molto sviluppati. Città del Capo è la base principale per la pesca nell’Oceano Atlantico.

Minerali preziosi e industrie

Il territorio sudafricano è ricchissimo di risorse minerarie. Principale esportatore al mondo di diamanti, oro e platino, produce ogni anno notevoli quantità di carbone, gas naturale, petrolio, ferro, manganese e vanadio, che alimentano un ricco commercio.

Dispone anche di un importante apparato industriale nei comparti energetico, siderurgico, metallurgico, meccanico, chimico e tessile. I principali centri industriali sono Johannesburg, Città del Capo, Durban e Port Elizabeth.

Il commercio e il turismo

Il settore terziario è molto sviluppato, grazie soprattutto alle attività legate alla commercializzazione dei minerali grezzi e lavorati, dei manufatti industriali e dei prodotti dell’agricoltura. Il Sudafrica esporta in tutto il mondo, a iniziare dai Paesi della regione. La Borsa di Johannesburg è la più importante dell’Africa.

Nel terziario si va rafforzando il ruolo del turismo; le principali mete turistiche sudafricane sono Città del Capo, Durban, Porth Elizabeth e i grandi parchi nazionali (Kalahari-Gemsbok, Kruger, Drakensberg).

Geo2030 - volume 3
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