AGENDA 2030 - SCONFIGGERE LA FAME, SCONFIGGERE LA POVERTÀ
AGENDA 2030 – SCONFIGGERE LA FAME - SCONFIGGERE LA POVERTÀ
IL MONDO HA FAME DI GIUSTIZIA!
LE CONSEGUENZE
AUMENTO DI MORTI E MALATTIE
Nonostante la ricchezza globale aumenti, i salari sono sempre più bassi. Ciò provoca un ampliamento del divario tra i poveri, che sono la grande maggioranza della popolazione, e i ricchi, che sono una piccolissima minoranza e si arricchiscono sempre più.
ESCLUSIONE E DISAGIO SOCIALE
La disoccupazione e la difficoltà di accesso a un’occupazione stabile sono problemi che riguardano soprattutto i giovani, anche in molti Paesi europei: la mancanza di prospettive impedisce loro di costruirsi una vita autonoma, formare una famiglia e progettare il futuro.
DIFFICOLTÀ EDUCATIVE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità rileva che l’insorgere di disturbi come ansia e depressione aumentano quando si è costretti a vivere in condizioni di povertà o in mancanza di lavoro.
I TRAGUARDI 2030
✓ FERMIAMO LA POVERTÀ
Sradicare la povertà estrema per tutte le persone e in tutte le parti del mondo.
✓ SCONFIGGIAMO LA FAME
Porre fine alla fame e garantire a tutti l’accesso a cibo nutriente e sufficiente.
✓ PIÙ PROTEZIONE SOCIALE
Potenziare le politiche per la tutela delle persone che vivono in situazioni di povertà e vulnerabilità.
✓ AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Sostenere l’attività dei piccoli agricoltori per aumentare la sicurezza alimentare e la nutrizione dei più poveri.
IL CASO DI STUDIO
Un progetto virtuoso che può generare un cambiamento concreto nella direzione della sostenibilità e della giustizia.
GLI ORTI SLOW FOOD IN AFRICA
La Fondazione Slow Food è un’organizzazione senza scopo di lucro nata in Italia nel 2003 e impegnata nella tutela della biodiversità alimentare, cioè della varietà delle specie vegetali di cui l’essere umano si ciba. Attiva in oltre 100 Paesi, coinvolge con i suoi progetti migliaia di piccoli produttori con lo scopo di promuovere un’agricoltura in equilibrio con l’ambiente e rispettosa della biodiversità, che possa garantire a tutti l’accesso a cibo buono, pulito e giusto.
Molto attiva in Africa, la Fondazione Slow Food si occupa fra l’altro della realizzazione di orti nelle scuole e nei villaggi, così da garantire alle comunità locali cibo fresco e sano. Oltre a fornire supporto, attrezzature e assistenza tecnica, gli operatori di Slow Food aiutano a sviluppare e consolidare nel tempo reti di piccoli produttori locali, consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura. In questo modo essi possono prendere in mano le sorti delle loro comunità e diventare i protagonisti del cambiamento.
Sconfiggere la fame e la povertà, rispettando l’ambiente, si può. Questo progetto lo dimostra con i fatti.
✓ Rimani connesso > www.fondazioneslowfood.com
LE AZIONI
Alcuni consigli per poche, semplici azioni con cui iniziare a cambiare il nostro stile di vita e contribuire alla salute del pianeta.
PROVA IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Dietro ciò che compriamo, è sempre bene ricordarselo, c’è qualcuno che lavora per produrre e qualcuno che si occupa della distribuzione. Prima di arrivare nei negozi o nei supermercati, ciascun prodotto compie un percorso, più o meno lungo e “trasparente”. Il Commercio equo e solidale è una rete di distribuzione che vuole valorizzare questo percorso, tutelando produttori, lavoratori, comunità e territori. Acquistare presso un negozio del circuito del Commercio equo e solidale significa sostenere un’economia più giusta e combattere la povertà.
FAI VISITA A UNA MENSA PER I POVERI
Secondo le rilevazioni del 2017 dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT, Ente dello Stato che si occupa di realizzare indagini statistiche sull’economia, la società e la popolazione italiana), le persone che vivono in Italia in condizioni di povertà assoluta sono oltre 5 milioni. Ciò significa che questo problema riguarda da vicino anche noi. Infatti, in molte città, sono attive delle mense per i poveri, dove viene offerto un pasto caldo a chi non può permetterselo. È possibile visitarle per dare una mano: un piccolo gesto di solidarietà per chi vive in una situazione di difficoltà.
IL CONFRONTO
Il cambiamento deve coinvolgere gli Stati, ma anche noi possiamo fare la nostra parte. Riflettere sulle nostre azioni e discuterne con gli altri è il primo passo.
LETTURA
Come possiamo sostenere, attraverso i nostri acquisti, le aree più povere del mondo? Possiamo davvero generare, tramite la spesa che facciamo, una distribuzione più equa della ricchezza globale? Un libretto
Elena Viganò
Che cos’è il commercio equo e solidale
Carocci
Geo2030 - volume 3
Il Mondo