Il pianeta azzurro

Il pianeta azzurro

La Terra è soprannominata “il pianeta azzurro”, e guardando le sue immagini riprese dallo spazio si comprende bene il perché. Il colore dominante del globo è infatti il blu degli oceani e dei mari, i quali, insieme ai fiumi e ai laghi, occupano oltre il 70% della superficie terrestre.

L’insieme delle acque di oceani, mari, laghi, fiumi, ghiacciai e bacini d’acqua sotterranei costituisce l’idrosfera, letteralmente “sfera dell’acqua” 13.

L’idrosfera interagisce continuamente e in moltissimi modi sia con la litosfera – per esempio tramite l’erosione delle rocce da parte delle acque – sia con l’atmosfera – per esempio attraverso le piogge o l’evaporazione dell’acqua.

Gli oceani e i mari

Il 97% dell’idrosfera è costituito dall’acqua salata degli oceani e dei mari.

I tre oceani che circondano i continenti sono:

  • l’Oceano Pacifico, che separa le Americhe dall’Asia e dall’Oceania ed è il più vasto, con una superficie di oltre 180 milioni di km2;
  • l’Oceano Atlantico, che separa l’Africa e l’Europa dalle Americhe e ha un’estensione di circa 106 milioni di km2;
  • l’Oceano Indiano, posto tra l’Oceania, l’Asia, l’Africa e l’Antartide, che ha una superficie di circa 75 milioni di km2.

I mari sono porzioni particolari degli oceani, fanno cioè parte della stessa massa d’acqua salata. Per convenzione, però, i geografi li hanno distinti in quanto delimitati da isole, penisole, arcipelaghi o stretti (i canali naturali che mettono in comunicazione due oceani o due mari). Spesso le acque di un mare sono così isolate dal resto dell’idrosfera che sviluppano un ambiente e una fauna particolari. Il Mar Mediterraneo, per esempio, possiede un ambiente molto diverso dall’Oceano Atlantico, al quale è collegato solo dallo Stretto di Gibilterra.

Questa naturale separazione tra mari e oceani è stata in qualche caso modificata dall’azione dell’uomo, per esempio attraverso la creazione di canali artificiali che mettono in comunicazione mari precedentemente non collegati tra loro. I più noti sono il Canale di Suez, che unisce il Mar Mediterraneo al Mar Rosso, e il Canale di Panamá, che collega gli oceani Pacifico e Atlantico.

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Le correnti marine

Le acque degli oceani sono in costante movimento a causa della rotazione della Terra e delle differenze di salinità e temperatura. Questi fattori generano le correnti marine, cioè gli spostamenti costanti di grandi masse d’acqua, che possono avvenire sulla superficie degli oceani oppure in profondità.

Le correnti marine influiscono notevolmente sul clima delle regioni interessate. Esistono correnti fredde, come la corrente del Labrador che lambisce le coste orientali dell’America Settentrionale, rendendo più rigidi gli inverni, e correnti calde, come la corrente del Golfo che ha origine nel Golfo del Messico e, dopo aver attraversato l’Atlantico, giunge a mitigare il clima lungo le coste dell’Europa Occidentale.

I fiumi e i laghi

Solo il 3% dell’idrosfera è costituito dalle acque “dolci”, che hanno cioè un livello di salinità molto più basso di quello degli oceani, e per questo possono essere utilizzate per l’alimentazione o l’irrigazione dei campi.

La maggior parte dell’acqua dolce si trova sotto forma di ghiaccio nei ghiacciai e nelle due calotte polari, artica e antartica; il resto è distribuito nelle falde sotterranee e negli innumerevoli fiumi e laghi delle terre emerse.

  • I fiumi principali formano con i loro immissari grandi bacini fluviali. I più importanti sono quelli del Rio delle Amazzoni 14 in America Meridionale, del Mississippi-Missouri in America Settentrionale; del Tigri-Eufrate e dell’Indo-Gange in Asia; del Nilo, del Niger, del Congo e dello Zambesi in Africa.
  • I laghi possono essere di acqua dolce o salata. Grandi complessi lacustri d’acqua dolce si trovano nell’America Settentrionale, nella regione chiamata appunto dei Grandi Laghi, tra Canada e Stati Uniti, e nell’Africa Centro-Orientale, in corrispondenza delle sorgenti del fiume Nilo. Il Mar Caspio, invece, che è il più grande bacino chiuso del mondo, è chiamato “mare” per la sua estensione e la salinità delle sue acque.

Geo2030 - volume 3
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