I continenti

I continenti

Circa il 70% della superficie del nostro pianeta è coperto dagli oceani, mentre il 30% è occupato dalle terre emerse, suddivise in continenti circondati dal mare.

Quanti sono i continenti?

Non è sempre facile distinguere un continente dall’altro, poiché la loro suddivisione è dettata soprattutto da una convenzione. Per esempio, si considerano Europa e Asia due continenti separati solo per ragioni storiche e culturali, ma esse fanno parte di un’unica grande massa continentale, l’Eurasia. Molti geografi inoltre separano l’America Settentrionale dall’America Meridionale, anche se sono unite dall’Istmo di Panamá. Altri ancora non considerano l’Antartide un vero continente, poiché è disabitato.

Esistono quindi modelli alternativi a 4, 5, 6, e 7 continenti. In questo volume adotteremo quello a 6 continenti, che riconosce Europa, Asia, Africa, America, Oceania e Antartide.

Montagne “giovani” e “vecchie”

Il 70% della superficie continentale è caratterizzato da montagne e colline, formatesi nel corso di una lunga e complessa storia geologica.

Le montagne più alte, come le Ande e l’Himalaya 11, sono di solito quelle più “giovani”, frutto di processi geologici più recenti e in molti casi ancora in corso. Le vette himalayane, per esempio, si alzano di circa mezzo centimetro ogni anno, provocando fortissimi terremoti.

Viceversa, le catene montuose più basse sono spesso quelle più antiche, le cui vette sono state erose dal vento e dalla pioggia. Sono montagne “vecchie”, per esempio, gli Urali in Russia e gli Appalachi negli Stati Uniti.

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Le due “spine dorsali” del mondo

Ogni continente presenta numerosi massicci e catene montuose, ma due grandi sistemi montuosi spiccano per la loro estensione, tanto da costituire la “spina dorsale” dei continenti che attraversano. Uno è la grande cordigliera americana, che si estende per circa 15.000 km, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, e comprende le Montagne Rocciose e la Cordigliera delle Ande. L’altro è la catena alpino-himalayana, che va dalla Spagna all’estremità sud-orientale dell’Asia, e comprende i Pirenei, le Alpi e il Caucaso in Europa, l’Hindukush, il Karakoram e l’Himalaya in Asia, per un’estensione complessiva di circa 20.000 km.

Pianure, bassopiani, depressioni

Il 30% delle terre emerse è costituito invece da pianure, importantissime per l’uomo poiché consentono un maggiore sviluppo dell’agricoltura.

  • Le pianure alluvionali sono relativamente giovani e si sono formate in seguito all’accumulo di detriti portati dai fiumi, come ad esempio la pianura che si trova in corrispondenza dei bacini dell’Indo e del Gange.
  • I bassopiani sono regioni un tempo occupate da rilievi che sono stati però quasi completamente livellati dall’erosione. Il Bassopiano Siberiano, in Asia, è la più grande pianura di questo tipo. Tali aree mantengono un’altitudine maggiore rispetto alle altre pianure (gli altopiani hanno una quota media ancora più elevata).
  • I tavolati sono invece antichi fondali marini che si sono sollevati a causa dei movimenti delle placche terrestri. Il grande Deserto del Sahara si estende proprio in un immenso tavolato che ha questa origine 12.
  • Un accenno a parte meritano infine le depressioni, cioè quelle zone delle terre emerse che si trovano a un’altitudine inferiore a quella del mare. La depressione più profonda è quella che si trova in corrispondenza del Mar Morto, in Medio Oriente, a –423 m rispetto al livello del mare.

Geo2030 - volume 3
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Il Mondo