
Il territorio del Pakistan comprende tre grandi regioni: l’area montuosa a nord, la fertile valle del fiume Indo e il vasto altopiano del Belucistan. Nella regione montuosa settentrionale si incrociano il massiccio del Pamir e le catene dell’Hindukush, del Karakoram e dell’Himalaya. Qui oltre la metà delle montagne supera i 4500 m, e si trovano alcune delle vette più alte del mondo, come il K2 (8611 m) e il Nanga Parbat (8126 m).
La valle dell’Indo è attraversata dall’omonimo fiume, che nasce tra le montagne del Tibet e percorre tutto il Paese da nord a sud, sfociando nel Mare Arabico con un ampio delta. Lungo il suo corso si estende un’ampia pianura alluvionale che comprende le regioni del Punjab e del Sind. A ovest la pianura è delimitata dai Monti Sulaiman, mentre a est, al confine con l’India, si trovano vaste aree aride, tra cui il Deserto di Thar.
La parte occidentale del Paese, fino al confine con l’Iran, è dominata dall’altopiano del Belucistan.
Il clima è alpino nell’area delle montagne settentrionali, con condizioni artiche sulle vette più alte. La valle dell’Indo gode invece di un clima temperato. La costa meridionale è soggetta a un clima tropicale di tipo monsonico, mentre l’altopiano del Belucistan e la regione al confine con l’India hanno un clima arido. Nei deserti le frequenti tempeste di sabbia rendono difficilissime le condizioni di vita.
Con oltre 200 milioni di abitanti, il Pakistan è il sesto Paese del mondo per popolazione. La sua crescita demografica rimane alta e si è calcolato che arriverà a quasi mezzo miliardo di abitanti entro il 2050.
La capitale, Islamabad, situata in posizione decentrata, al confine nord-orientale vicino alla frontiera indiana, non è la città più popolosa del Paese (meno di 4 milioni di abitanti nell’area metropolitana); molto più popolose sono le metropoli di Karachi (25 milioni di abitanti) e Lahore (11 milioni).
Ufficialmente il Pakistan è una repubblica islamica, a sottolineare il legame con la religione maggioritaria del Paese, l’Islam. Di fatto è una repubblica parlamentare federale e, come altre ex colonie britanniche, come l’India, è membro del Commonwealth.
La popolazione è composta da diverse etnie: la più numerosa è la punjabi (44% della popolazione), costituita dagli abitanti del Punjab, tra Pakistan e India. Al confine con l’Afghanistan abitano i pashtun (15%), mentre nelle altre aree sono presenti minoranze sindhi (14%), sariachi (8%) e baluci (4%).
Le lingue ufficiali sono l’urdu e l’inglese.
Il 97% della popolazione è musulmano (85% sunniti e 15% sciiti) e l’Islam è anche religione di Stato. La Costituzione garantisce la libertà di culto; esistono infatti minoranze induiste e cristiane, composte ciascuna da circa 3 milioni di persone. Sebbene lo Stato incoraggi un Islam moderato, è forte l’influenza dei fondamentalisti islamici, concentrati nelle aree rurali al confine con Afghanistan e Iran e spesso legati ai talebani (Geo Oggi, p. 138).
L’economia pakistana ha grandi potenzialità di crescita, grazie soprattutto all’abbondanza di materie prime e a una popolazione giovane e in forte aumento, che garantisce la disponibilità di manodopera a basso costo. Lo sviluppo è però ostacolato dall’instabilità politica e sociale della regione.
Le aree agricole, coltivate da millenni, si concentrano lungo il corso dell’Indo, le cui acque rappresentano una risorsa fondamentale per il Paese. La produzione di grano e riso soddisfa la domanda interna, ma a prevalere sono le colture specializzate destinate all’esportazione, come albicocche, datteri e mango.
Molto diffuso è l’allevamento, che alimenta la produzione casearia. Il sottosuolo è ricco di gas naturale, carbone, ferro e rame.
Il settore industriale più sviluppato è quello tessile, con molti stabilimenti di grandi e piccole dimensioni che producono tessuti, abbigliamento e complementi d’arredo (soprattutto tappeti) destinati all’esportazione. Meno significativi, ma presenti, sono i settori agroalimentare, chimico, farmaceutico e delle costruzioni. Tra i servizi è sviluppato il settore commerciale, meno quelli finanziario e bancario.
Geo2030 - volume 3
Il Mondo