Le politiche comunitarie

Le politiche comunitarie

Le decisioni prese dalle istituzioni dell’Unione Europea vengono attuate attraverso una vasta gamma di norme e iniziative che nel loro insieme danno forma alle politiche comunitarie, destinate a incidere sui vari ambiti della vita dei Paesi membri e dei loro abitanti.

Politiche di solidarietà

Molto importanti sono le politiche di solidarie: tra i Paesi dell’UE permangono infatti notevoli differenze dal punto di vista dello sviluppo economico e del livello di benessere dei rispettivi abitanti. Le politiche di solidarietà garantiscono fondi per progetti che aiutino a migliorare i “punti deboli” dei Paesi membri, dalla tutela dell’ambiente all’ammodernamento della rete dei trasporti, dalla promozione della cultura alla valorizzazione delle attrazioni turistiche.

Il principale ente europeo che assegna i finanziamenti è il Fondo di Coesione, che fornisce aiuti ai Paesi membri il cui PIL pro capite è inferiore al 90% di quello della media dell’Unione Europea.

Politica Agricola Comune

Con il grande sviluppo economico del dopoguerra, nei Paesi dell’Europa Centro-Occidentale il settore primario ha progressivamente perso importanza in favore dell’industria e del settore dei servizi, sia in termini di ricchezza prodotta sia di numero di persone impiegate nelle sue attività. La concorrenza dei prodotti agricoli provenienti da altri continenti ha inoltre aggravato la crisi dell’agricoltura europea. Ma l’UE ha sempre considerato l’agricoltura, l’allevamento e la pesca come attività strategiche, perché garantiscono l’indipendenza alimentare dell’Europa e permettono di ridurre le importazioni di cibo.

Una delle prime politiche comunitarie dell’UE è stata la Politica Agricola Comune (PAC), avviata nel 1958. Ancora oggi i fondi destinati alla PAC costituiscono il 34% del bilancio annuo dell’UE, e sono utilizzati per garantire un tenore di vita equo ai lavoratori del settore primario e finanziare progetti di ammodernamento, ricerca e innovazione. Nel 2013 la PAC è stata completamente riformata per focalizzarsi su alcuni obiettivi: la promozione di attività agricole improntate alla sostenibilità ambientale; il sostegno alle attività e all’occupazione nel settore primario dei giovani europei; la tutela e la promozione dei prodotti tipici delle varie regioni europee.

STUDIO CON METODO

Leggo il testo sulle politiche comunitarie e sottolineo nel testo le seguenti informazioni. Uso il testo sottolineato per ripetere.
  • Quale scopo hanno le politiche di solidarietà
  • Che cos’è il Fondo di Coesione
  • Perché l’UE considera l’agricoltura un’attività strategica
  • Quali progetti sostiene la Politica Agricola Comune (PAC)
Osservo l’immagine a fianco e scrivo la didascalia ispirandomi agli obiettivi della riforma della PAC del 2013.

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difesa dei diritti umani e sociali

Fin dalla sua nascita l’Unione Europea ha dato grande importanza alla tutela dei diritti umani, non solo dei suoi cittadini ma di tutte le persone del mondo.

Nel 2000 fu solennemente proclamata a Nizza la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che successivamente è stata incorporata nel Trattato di Lisbona, rendendo il suo testo vincolante per tutti i Paesi che l’hanno ratificato. La Carta definisce i valori fondamentali dell’UE, che sono anche i capitoli in cui è diviso il testo: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia.

promozione della ricerca scientifica

Il grado di sviluppo di un Paese è quasi sempre collegato alla percentuale di investimenti che il suo Governo destina alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico. Le scoperte scientifiche infatti hanno non solo una grande importanza culturale, poiché migliorano la nostra conoscenza del mondo, ma anche “ricaduteeconomiche, poiché permettono di sviluppare nuove tecnologie.

Abbiamo visto che una delle prime tappe dell’integrazione europea è stata la nascita dell’Euratom, l’agenzia incaricata della ricerca sull’energia nucleare per scopi pacifici. Successivamente l’Unione Europea ha fondato il JRC (Joint Research Centre, Centro Comune di Ricerca), un’agenzia dedicata alla ricerca scientifica e tecnologica con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini dell’UE.

Attualmente il JRC gestisce 6 centri di ricerca in 5 Paesi europei, tra cui l’Italia, dove centinaia di scienziati lavorano, in collaborazione con le università europee, a progetti in svariati campi: energia e trasporti sostenibili, sicurezza alimentare e del consumatore, nuove tecnologie mediche, gestione delle emergenze e dei disastri naturali, studi sull’atmosfera e il cambiamento climatico e molti altri.

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istruzione e programma ERASMUS+

L’UE è da anni impegnata in progetti per migliorare il livello di istruzione dei giovani europei e sostenere l’offerta educativa degli Stati membri.

Il più noto progetto educativo dell’UE è ERASMUS, il programma di scambio universitario fondato nel 1987, che ha permesso a oltre 4 milioni di studenti universitari europei di trascorrere periodi di studio all’estero. ERASMUS ha trasformato circa 4000 università europee in veri e propri centri multiculturali, dove migliaia di ragazzi provenienti da Paesi diversi (inclusi alcuni che non sono membri dell’Unione Europea) possono incontrarsi e confrontarsi.

Oltre a ERASMUS esistono anche diversi altri progetti educativi, tra cui COMENIUS, rivolto agli studenti delle scuole secondarie a partire dai 12 anni, che finanzia progetti educativi e “gemellaggi” tra classi di alunni di tutte le scuole europee. Una classe si reca in visita nel Paese della propria “gemella”, studiando insieme per un breve periodo (di solito due settimane) e imparando la lingua e la cultura locali; in seguito i ragazzi della classe ospite “ricambiano” la visita. L’UE ha aumentato i fondi per i programmi educativi comunitari, riunendoli nel programma ERASMUS+.

Geo2030 - volume 2
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L’Europa