la motivazione:
“Un’immagine vivida del paesaggio culturale della Transilvania tardo-medievale.“
la motivazione:
“Un’immagine vivida del paesaggio culturale della Transilvania tardo-medievale.“
La Transilvania è una regione della Romania caratterizzata da colline la cui altitudine media si aggira attorno ai 400 metri. Si estende nel cuore del Paese ed è circondata a nord, a est e a sud dal grande arco montuoso dei Carpazi. Il nome Transilvania significa “oltre la foresta” (dal latino trans, “oltre”, e silva, “foresta”) e si riferisce ai Monti Apuseni, molto boschivi, che separano la grande pianura ungherese dall’Altopiano Transilvanico.
Tra il II e il III secolo d.C. la Transilvania fu soggetta al dominio dell’Impero Romano. Poi, con le invasioni barbariche (IV secolo), la regione cadde sotto la dominazione delle popolazioni germaniche. A partire dal XIII secolo si stanziarono qui i Sassoni, popolazione di origine germanica che esercitò una grande influenza sulla regione: si deve a loro la costruzione dei famosi villaggi sassoni della Transilvania, oggi in parte protetti dall’UNESCO.
In Transilvania esistono centinaia di villaggi sassoni, costruiti tra il XIII e il XVI secolo. In genere si sviluppano attorno a una chiesa fortificata, che con le sue alte mura si erge al centro dell’insediamento, come nel caso del villaggio di Biertan (nella foto). Dal punto di vista storico, documentano il paesaggio della Transilvania medievale: un ecosistema in cui la vita dell’uomo si armonizzava con il territorio.
Dopo l’ascesa di Hitler, alcuni di questi villaggi strinsero legami con la Germania nazista, in nome delle origini tedesche dei loro fondatori. Nel 1947 la Transilvania entrò a far parte della neonata Repubblica Socialista di Romania: con l’avvento del comunismo molti sassoni, anche se non coinvolti con il nazismo, furono deportati nei campi di lavoro forzato sovietici. Così tanti abitanti dei villaggi si rifugiarono in Germania e questo portò al progressivo spopolamento della zona.
Geo2030 - volume 2
L’Europa