la motivazione:
“La ‘Venezia del Nord’, caratterizzata da una perfetta armonia tra architettura e paesaggi acquatici.“
la motivazione:
“La ‘Venezia del Nord’, caratterizzata da una perfetta armonia tra architettura e paesaggi acquatici.“
San Pietroburgo sorge sul delta del fiume Neva, sul Mar Baltico. Seconda città della Russia dopo Mosca per dimensioni e popolazione (5.280.000 abitanti), fu capitale dell’Impero Russo per un lungo periodo, dal 1712 al 1918. Data la sua importanza storica, culturale e artistica, è considerata la capitale culturale della Russia europea.
San Pietroburgo fu fondata nel 1703 da Pietro il Grande, il primo imperatore di Russia, quando il Paese era in guerra contro la Svezia (1700-1721). Venne eretta in brevissimo tempo in una zona paludosa e selvaggia come avamposto militare sul Mar Baltico. Dopo la vittoria russa, nel 1712 fu dichiarata capitale al posto di Mosca e divenne presto il principale porto militare e commerciale dell’Impero, una “finestra aperta sull’Occidente”.
L’obiettivo di Pietro il Grande era costruire una moderna città europea, simbolo di una potenza politico-militare desiderosa di imporsi sullo scenario mondiale. Ambizione condivisa anche dai successori, i quali contribuirono a fare di San Pietroburgo la maestosa capitale russo-europea che ammiriamo ancora oggi: la “Venezia del Nord” con le sue architetture monumentali, i canali e il mare.
Nel 1917 scoppiò la Rivoluzione russa, guidata da Vladimir Lenin, che pose fine all’Impero e portò alla creazione dell’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche). Tutto ebbe inizio a San Pietroburgo il 23 febbraio 1917, quando gli operai occuparono la città e costrinsero l’imperatore ad abdicare. Nacque così il primo Soviet, cioè la prima delle molte assemblee democratico-rivoluzionarie che di lì a poco sarebbero sorte in tutta la Russia.
Geo2030 - volume 2
L’Europa