Geo2030 - volume 2

LA POPOLAZIONE

Con poco più di 80 milioni di abitanti, la Germania è lo Stato più popoloso dell’Unione Europea e uno di quelli con la densità più elevata (226 abitanti per chilometro quadrato). La distribuzione della popolazione sul territorio non è però omogenea: il popolamento è infatti molto fitto soprattutto nella parte occidentale del Paese, nelle regioni industriali e nelle aree urbane (circa il 76% dei tedeschi vive in città, un tasso di urbanizzazione elevato), mentre risulta scarsamente abitata la parte nord-orientale.

Una forte immigrazione

Anche se negli ultimi anni il saldo demografico è in lieve calo, come accade in tutti i più grandi Paesi europei, il numero di abitanti dello Stato tedesco è in aumento, grazie alla massiccia presenza di immigrati, che ormai raggiungono quasi gli 11 milioni, dei quali quasi 7 originari di Paesi al di fuori dell’UE: numerosissimi sono i turchi (oltre 2.500.000), i polacchi (oltre 1.500.000), e gli italiani (più di 500.000), emigrati in Germania in particolare tra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo e negli ultimi anni, come conseguenza della crisi economica. Notevole è anche la presenza di folte comunità di immigrati dall’Europa Orientale, dal Medio Oriente (soprattutto siriani, tra cui molti rifugiati giunti nel Paese tra 2015 e 2016, a causa della guerra civile nella loro patria) e dall’Estremo Oriente, tra cui moltissimi vietnamiti e thailandesi.

La maggioranza degli immigrati è però costituita da persone appartenenti alle minoranze di lingua tedesca provenienti dall’ex Unione Sovietica e dagli altri Paesi slavi, a cui è concessa automaticamente la cittadinanza.

Le città

Come abbiamo visto, in Germania oltre 7 tedeschi su 10 vivono in città. Oltre alla capitale, Berlino, che è la città più popolosa (3.711.000 abitanti, circa 5 milioni nell’area metropolitana), sono molti in Germania i centri mediograndi, che contano perlopiù tra 0,5 e 1,5 milioni di abitanti. Formano una rete di nuclei urbani estesa su quasi tutto il territorio nazionale, ma particolarmente fitta nella Valle del Reno, dove danno vita alla “conurbazione renana”, una delle aree più densamente popolate d’Europa.

Con la riunificazione della Germania, Berlino è tornata a essere la capitale dell’intera nazione, e negli ultimi anni ha vissuto una straordinaria stagione di rinnovamento urbano ed edilizio che ha trasformato il volto della città: oggi è una delle capitali europee culturalmente più vivaci e visitate.

Il secondo centro tedesco per numero di abitanti e importanza economica è Amburgo (1.805.000 abitanti), principale porto della Germania e secondo dell’Unione Europea. Antica città della Lega Anseatica, sorge alla foce del fiume Elba ed è un nodo fondamentale per il commercio fluviale e marittimo di tutta Europa. È una città così importante da costituire da sola, con la sua area metropolitana, un Land (come accade anche per Berlino e Brema).

Monaco (1.464.000 abitanti), capoluogo della Baviera, è la città più importante della Germania Meridionale. Il grande sviluppo industriale che ha caratterizzato la sua area metropolitana ne fa un importante centro economico. Monaco ha fatto inoltre da sfondo a molti eventi importanti della storia tedesca: qui, per esempio, è nato il Partito Nazista, e qui Hitler ha tentato un colpo di Stato, il famoso Putsch di Monaco del 1923, prima di essere eletto democraticamente nel 1933.

Un altro importante centro industriale è Colonia (1.060.000 abitanti), situata nella regione industriale della Ruhr, mentre il principale centro finanziario tedesco è Francoforte sul Meno (736.000 abitanti), che possiede anche uno dei maggiori snodi aeroportuali del mondo. A Francoforte si trova anche la sede della Banca Centrale Europea (BCE).

Lipsia e Dresda (571.000 e 547.000 abitanti) sono state tra le città tedesche maggiormente colpite dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: nel 1945 furono oggetto di devastanti attacchi aerei con bombe incendiarie, che uccisero centinaia di migliaia di persone e distrussero gran parte dei due centri storici.

BERLINO

Dal 1991 CAPITALE della GERMANIA RIUNIFICATA
175 MUSEI
46% del TERRITORIO: AREE VERDI O ACQUE
AREA METROPOLITANA: 5 MILIONI di abitanti

Religione e lingua

Le religioni prevalenti sono il Protestantesimo e il Cattolicesimo, a ciascuna delle quali appartiene circa il 30% della popolazione. Esiste una forte minoranza islamica (5% della popolazione), soprattutto tra gli immigrati, mentre il 35% della popolazione dichiara di non professare alcuna religione o di essere ateo.

La lingua ufficiale è il tedesco, di cui fanno parte diverse parlate dialettali che differiscono notevolmente soprattutto tra il Nord e il Sud del Paese.

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L’ECONOMIA

La Germania è la prima potenza economica europea, e la quarta assoluta al mondo per quanto riguarda il PIL. L’economia tedesca è stata la prima in Europa a riprendersi dopo la crisi economica mondiale iniziata nel 2008, e il Governo tedesco ha concesso prestiti a diversi Paesi dell’Unione Europea in difficoltà, come il Portogallo e la Grecia, condizionati però a politiche di austerità che hanno provocato dure reazioni da parte delle popolazioni e talvolta dei Governi delle nazioni beneficiarie.

L’agricoltura e le materie prime

Nonostante l’agricoltura tedesca sia molto produttiva (pur occupando meno del 2% della popolazione attiva), non riesce a soddisfare i bisogni della popolazione, e la Germania è quindi costretta a importare derrate alimentari dall’estero. Le colture principali sono cereali, barbabietole, patate e luppolo (per la birra).

L’allevamento è importante, soprattutto quello suino e bovino, e sono molto sviluppati il settore caseario (produzione di latte e derivati) e quello della macellazione. La grande estensione delle foreste spiega la massiccia produzione di legname e la presenza di industrie legate alla sua lavorazione.

Nel Mare del Nord è molto praticata la pesca (in particolare di merluzzo).

L’attività mineraria riguarda soprattutto l’estrazione delle fonti energetiche: carbone, petrolio e gas naturale. Importante è anche l’estrazione del ferro, usato in molti processi industriali, e dell’uranio, necessario per alimentare le centrali nucleari.

L’industria

L’industria tedesca è tra le più sviluppate del mondo, seconda solo a Stati Uniti e Cina per ricchezza prodotta. I settori all’avanguardia sono quelli della meccanica pesante e di precisione, come quelli siderurgico, metallurgico, automobilistico (la Germania è tra i maggiori produttori mondiali di automobili), cantieristico, elettronico e dell’ottica. La Germania è inoltre il primo produttore ed esportatore al mondo di macchine industriali. Importantissimi sono anche i settori chimico, petrolchimico e farmaceutico. È in grande sviluppo la produzione delle tecnologie legate alle energie rinnovabili, soprattutto quelle derivate dalle fonti solari ed eoliche (vedi pagina a fianco).

I servizi

La Germania vanta un efficiente sistema di trasporti, oltre che alcuni dei principali porti (Amburgo) e aeroporti (Francoforte) d’Europa. La maggior parte del reddito prodotto dal terziario si concentra nel settore finanziario (banche e assicurazioni). Importante anche il commercio, incentrato sulle esportazioni di beni verso l’estero. Inoltre, i due terzi delle più importanti fiere commerciali del mondo si tengono in Germania.

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L’Europa