LA STORIA
Zona di confine ai tempi dell’Impero Romano, la Germania era abitata da popolazioni che sconfissero a più riprese l’esercito di Roma, bloccandone l’espansione oltre il Reno. Unificato per breve tempo sotto il Sacro Romano Impero di Carlo Magno, il territorio tedesco tornò presto a essere diviso politicamente in una serie di Stati e città-Stato feudali, anche se nominalmente ancora sotto la sovranità di un imperatore. Le dinastie imperiali si succedettero per tutto il Medioevo e l’età moderna, senza però riuscire a unificare la nazione.
A complicare la situazione politica e sociale del territorio tedesco (e di tutta Europa) fu nel XVI secolo Martin Lutero, portavoce della Riforma protestante che portò alla divisione dell’Europa cristiana in cattolici e protestanti.
La violenza tra le due confessioni esplose nel XVII secolo nella Guerra dei Trent’anni (1618-1648), che coinvolse molti Stati europei, in particolare quelli tedeschi.
All’inizio del XIX secolo i territori occidentali e meridionali della Germania furono conquistati da Napoleone Bonaparte; all’occupazione francese si oppose la Prussia, che da circa un secolo era lo Stato tedesco più importante e militarmente potente e che nel 1871 riuscì a unificare la Germania.
Berlino distrutta dai bombardamenti alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Le due guerre mondiali
Lo Stato prussiano impegnò il Paese in un’aggressiva politica militaristica, che culminò nella sconfitta della Prima Guerra Mondiale (1914-1918). Il governo monarchico cadde e fu sostituito dalla cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933).
Tuttavia le gravi conseguenze del conflitto crearono un clima di instabilità sociale che portò all’instaurazione di un regime dittatoriale sotto Adolf Hitler. Dopo aver vinto le elezioni democratiche nel 1933, Hitler, a capo del Partito Nazista, acquisì sempre più potere e nel 1939 diede inizio all’invasione di vari Stati europei provocando lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, da cui la Germania uscì sconfitta nel 1945.
Invasa dalle forze alleate e devastata dai bombardamenti, la Germania fu divisa in due Stati: la Repubblica Federale Tedesca (RFT), vicina alle democrazie europee occidentali e agli Stati Uniti, e la Repubblica Democratica Tedesca (RDT), sotto l’influenza dell’Unione Sovietica. La capitale, Berlino, fu tagliata in due dal celebre Muro: la città rimase capitale della RDT, mentre la RFT dovette spostare la propria nella città di Bonn, nella Renania Settentrionale-Westfalia.
Nel 1989, dopo la crisi dell’Unione Sovietica, il Muro fu abbattuto e la Germania, nel 1990, tornò a essere un unico Stato con Berlino capitale (1991).