I rilievi: montagne e colline

I rilievi: montagne e colline

Sia le montagne sia le colline sono rilievi, ma hanno caratteristiche differenti:

  • la montagna è un rilievo che raggiunge un’altitudine di almeno 600 metri s.l.m. (sul livello del mare), ha versanti (fianchi) ripidi e termina con una vetta o cima;
  • la collina è un rilievo che ha un’altezza compresa fra i 300 e i 600 metri s.l.m.; è quindi più bassa di una montagna, e in genere ha una forma tondeggiante con versanti poco inclinati.

Catene, massicci e sistemi montuosi

Raramente una montagna è isolata; più spesso le montagne sorgono raggruppate in serie di rilievi vicini, separati da passi o valli:

  • una successione lunga e continua di cime allineate forma una catena montuosa;
  • un gruppo montuoso compatto, in cui le cime non sono allineate ma si alzano una a ridosso dell’altra, costituisce invece un massiccio.

Più catene montuose fra loro parallele formano un sistema montuoso 1.

STUDIO CON METODO

Rileggo e individuo le informazioni principali sui rilievi, poi completo.


Montagna

Forma:                                                                                                                  

Altezza:                                                                                                                


Collina

Forma:                                                                                                                  

Altezza:                                                                                                                 


Catena montuosa

Che cos’è:                                                                                                            

                                                                                                                               

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quattro TIPI DI RILIEVO

I rilievi non hanno tutti la stessa origine. Spesso, osservando l’aspetto e la disposizione delle montagne e delle colline, è possibile riconoscere i processi naturali che le hanno formate e che continuano a trasformarle nel tempo.

In base alla loro origine, i rilievi si dividono in quattro gruppi:

  • scontro tra placche terrestri montagne e colline tettoniche;
  • erosione colline strutturali;
  • sedimentazione colline sedimentarie e moreniche;
  • risalita del magma vulcani e colline vulcaniche.

Montagne e colline tettoniche

Nel corso di milioni di anni le gigantesche placche, o “zolle”, che formano la crosta terrestre e che sono in continuo movimento (atlante p. 6) arrivano a scontrarsi e a spingere con forza l’una contro l’altra, provocando il sollevamento e il corrugamento (ripiegamento) della crosta terrestre: nascono così le montagne. Questo processo, che è detto orogenesi 2, è tuttora in atto, anche se non è percepibile a occhio nudo: alcune catene montuose continuano infatti a crescere ancora oggi.

L’orogenesi non dà origine soltanto alle montagne. A mano a mano che ci si allontana dal punto dell’impatto tra le zolle, il sollevamento della crosta terrestre è minore: invece di montagne, si innalzano le colline tettoniche 3, che si presentano perlopiù come una successione di rilievi paralleli.

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Colline strutturali

Esiste un altro processo che modella montagne e colline: si tratta dell’erosione, cioè del lento sgretolarsi della roccia causato dall’azione dei corsi d’acqua, dei ghiacciai, degli agenti atmosferici (vento, pioggia, sbalzi di temperatura). L’erosione tende a ridurre l’altezza dei rilievi e a levigarne le forme, addolcendole.

Per questo, osservando il profilo dei monti, è possibile riconoscerne l’età:

  • le montagne più antiche sono più basse e tondeggianti;
  • quelle più giovani sono alte e con le cime aguzze.

Continuando ad agire come una lima, in tempi lunghissimi l’erosione arriva anche a trasformare antiche montagne in colline, che sono dette colline strutturali 4 proprio perché l’azione degli agenti atmosferici ha cambiato la loro struttura (forma).

È l’erosione, inoltre, a scavare le valli.

  • Le valli con una forma a V, cioè con fondo molto stretto e versanti ripidi, sono state scavate da fiumi e torrenti.
  • Le valli dalla forma a U, con il fondo piatto e i versanti ampi e arrotondati, sono state invece modellate dai ghiacciai.

Colline sedimentarie e moreniche

Oltre alle colline modellate dall’erosione, esistono colline originate dal processo inverso: la sedimentazione, cioè l’accumulo dei detriti trasportati dai fiumi o dai venti. Si parla in questo caso di colline sedimentarie, in genere di altezza modesta.

Un caso particolare è costituito dalle colline moreniche: spesso situate allo sbocco di una valle, sono formate dall’accumulo di rocce e detriti (morene) trasportati da antichi ghiacciai, che poi si sono ritirati.

STUDIO CON METODO

Uso le domande-guida: sottolineo in modi diversi le informazioni sulle colline strutturali e sedimentarie, poi rispondo.

  • Che cosa è l’erosione e cosa causa?
  • Che cosa è la sedimentazione e che cosa causa?

Osservo le immagini delle valli e spiego come si sono formate le valli a V e le valli a U.

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Vulcani e colline vulcaniche

Il movimento delle placche non provoca solo il corrugamento della crosta terrestre. In certi casi apre delle fratture attraverso le quali il magma, materiale roccioso fuso che si trova in profondità, sale fino alla superficie perdendo la sua componente gassosa e diventa lava: è quello che avviene nel caso delle eruzioni. A contatto con la temperatura della superficie terrestre, la lava si raffredda e si solidifica ritornando roccia.

Con il tempo e con il ripetersi delle eruzioni, gli strati di lava sovrapposti possono formare montagne isolate dalla caratteristica forma a cono senza punta: i vulcani 5.

Se invece il magma che preme sotto la crosta terrestre non riesce a fuoriuscire, la solleva e la deforma: in questo caso si originano le colline vulcaniche, che hanno perlopiù una forma a cupola e spesso si innalzano isolate in un territorio pianeggiante.

Altre volte i rilievi collinari sono ciò che resta di un antico vulcano spento, e hanno allora una forma meno definita.

Geo2030 - volume 1
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L’Italia e l’Europa