SAPERI DI BASE

studio CON METODO ECONOMIA

Saperi di base

Leggo con attenzione la sintesi per fissare le informazioni e i concetti essenziali dell’unità.

I SETTORI DELL’ECONOMIA
Le attività economiche sono raggruppabili in tre grandi settori.
  • Settore primario. Comprende le attività che riguardano lo sfruttamento delle risorse naturali: agricoltura, allevamento, pesca, estrazione dal sottosuolo di minerali e risorse energetiche (carbone, petrolio e così via).
  • Settore secondario. Comprende le attività che trasformano le materie prime: industria e artigianato. L’industria si divide in industria di base o pesante (es: metallurgica); industria di trasformazione o leggera (es: alimentare, tessile), industria avanzata, che utilizza le nuove tecnologie (es: elettronica).
  • Settore terziario. Comprende servizi per i cittadini e per i privati (commercio, banche, turismo), trasporti e terziario avanzato (telecomunicazioni).
  • L’economia europea è un’economia avanzata o postindustriale, cioè basata soprattutto sul settore terziario.

IL SETTORE PRIMARIO IN EUROPA
  • In Europa è diffusa l’agricoltura intensiva, che punta a ottenere la massima resa utilizzando macchine e prodotti chimici. Nell’Europa Centrale si coltivano cereali e patate; sulle coste mediterranee (anche in Italia) alberi da frutto, ulivi e viti.
  • Nei boschi del Nord Europa è sviluppata la silvicoltura per la produzione di legno.
  • L’allevamento bovino e suino è praticato in modo estensivo (all’aperto su vasti spazi) nei pascoli dell’Europa atlantica e sulle Alpi; in modo intensivo (al chiuso in spazi ristretti) nelle pianure agricole, come la Pianura Padana.
  • Nel mare del Nord e nell’Atlantico si pratica la pesca d’alto mare con grandi navi, mentre nel Mediterraneo prevale la pesca costiera. Sempre più diffusa è l’acquacoltura (allevamento di pesci).
  • L’estrazione di carbone e ferro oggi è molto diminuita; l’Europa importa risorse energetiche come il gas naturale e il petrolio.

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IL SETTORE SECONDARIO IN EUROPA

  • In Europa prevalgono le industrie di trasformazione e quelle avanzate. Multinazionali (grandi aziende con sedi in più Paesi) coesistono con imprese medio-piccole. Le industrie si concentrano in alcune regioni industriali (per esempio intorno al bacino carbonifero della Ruhr, in Germania, oppure intorno a Parigi).
  • In Italia, accanto alle grandi industrie del Nord-Ovest, sono sorti distretti (reti) di piccole e medie industrie nel Nord-Est e in Emilia-Romagna; al Sud l’industria è meno sviluppata. L’artigianato italiano è famoso all’estero. La forte concorrenza degli altri Paesi spinge le imprese a cercare nuovi modi per produrre a costi più bassi, per esempio spostando le fabbriche in Paesi in cui la manodopera costa meno (delocalizzazione).
IL SETTORE TERZIARIO IN EUROPA
Il terziario è il settore che occupa il maggior numero di lavoratori. L’Europa è interessata da oltre il 40% degli scambi commerciali effettuati in tutto il mondo, ospita la sede delle maggiori banche mondiali, è una meta importante del turismo internazionale (tra i Paesi più visitati c’è l’Italia) e ha una rete di vie di comunicazione molto sviluppata soprattutto nell’area centro-occidentale.

CHE COSA SONO PIL E ISU
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) indica il valore, in denaro, dei beni e dei servizi prodotti da un Paese in un anno. Se si divide il PIL per il numero dei cittadini, si ottiene il reddito pro capite, cioè la ricchezza media degli abitanti.
L’ISU (Indice di Sviluppo Umano) combina reddito pro capite, durata media della vita e grado di istruzione per ottenere la “misura” del benessere di una popolazione. Reddito pro capite e indice ISU sono più alti nei Paesi dell’Europa Occidentale rispetto a quelli dell’Europa Orientale.

Geo2030 - volume 1
Geo2030 - volume 1
L’Italia e l’Europa