Il settore primario in Europa

Il settore primario in Europa

La carta tematica che mostra il diverso uso del suolo nelle varie regioni d’Europa ci permette di fare alcune considerazioni generali sul settore primario nel nostro continente.
  • Gli europei hanno sfruttato quasi tutto lo spazio disponibile per l’agricoltura; in Europa esistono infatti condizioni naturali favorevoli, come la presenza di pianure, il clima generalmente mite, i suoli fertili. Nel paesaggio europeo continua quindi a prevalere la campagna.
  • Nel nostro continente esistono comunque zone incolte, in corrispondenza delle catene montuose più elevate o delle zone più fredde del Nord; intorno a esse si estendono fasce in cui prevalgono boschi e pascoli. Questo ci fa capire che le caratteristiche geografiche del territorio – la composizione dei suoli, l’altitudine, il clima, la disponibilità d’acqua e così via – condizionano la produzione agricola: l’impiego di mezzi e tecniche evoluti può modificare ma non eliminare del tutto i limiti imposti dal territorio.

STUDIO CON METODO

Osservo la carta, leggo le domande-guida e rispondo.

  • A quali elementi fisici (montagne, pianure, colline) corrispondono le diverse modalità di uso del suolo? Per rispondere, uso la carta in  atlante pp. 16-17.
  • Quali sono le condizioni naturali favorevoli all’agricoltura in Europa? Per rispondere, osservo anche la carta a pagina 104.

 >> pagina 273

L’AGRICOLTURA

In Europa l’agricoltura occupa circa il 40% della superficie disponibile ma impiega solo il 5% circa dei lavoratori, e contribuisce per una percentuale ancora minore alla ricchezza del continente. L’Europa, dunque, non può definirsi agricola, anche se l’agricoltura europea è ricca e importante: il nostro continente è il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli. Una simile produttività è dovuta a un’agricoltura altamente meccanizzata. Questo vale soprattutto per l’Europa Occidentale, mentre nell’Europa Orientale si fa maggiore uso della manodopera e la resa produttiva è inferiore. 

Cereali, coltivazioni industriali, olio e vino

La parte dell'Europa Centrale che si estende dal Nord della Penisola Iberica alle pianure russe, caratterizzata da un clima continentale, è la regione dei cereali (orzo, frumento, segale, mais) e della patata. Importanti sono anche le coltivazioni industriali, così chiamate perché le materie prime non vengono consumate direttamente ma sono trasformate dall’industria in prodotti commerciabili: barbabietola da zucchero, luppolo, girasole, tabacco.
Lungo le coste del Mar Mediterraneo prevale invece la coltivazione della vite, dell’ulivo, degli agrumi e della frutta: in quest’area vengono prodotti quasi i due terzi dell’olio di oliva mondiale e si trovano i tre maggiori produttori di vino al mondo (Italia, Francia e Spagna).

BOSCHI E SILVICOLTURA

Il Nord Europa (in particolare Scandinavia, Russia, Repubbliche Baltiche), è l’area dove si trovano i boschi più estesi del nostro continente. L’Europa possiede circa 215 milioni di ettari di foreste, che occupano quasi il 30% della sua superficie; di questi, meno della metà è sfruttato per la silvicoltura 3, cioè la produzione di legno e derivati. L’Europa è il secondo produttore mondiale di carta e legno segato, e il terzo esportatore di prodotti della silvicoltura.

STUDIO CON METODO

Seleziono le informazioni essenziali sull’agricoltura e la silvicoltura in Europa e completo, poi ripeto. Individuo le aree geografiche sulla carta a pagina 272.


Agricoltura

  • Superficie interessata (%):                                                                 
  • Lavoratori (%): solo il                                                                 
Coltivazioni:
  • Europa Centrale:                                                                 
  • Coste del Mar Mediterraneo:                                                                 
Boschi e silvicoltura
  • Area interessata dall’attività:                                                                 
  • Superficie occupata da boschi (%):                                                                 
  • Superficie sfruttata dalla silvicoltura (produzione di                                         ):                           
Sottolineo nel testo la percentuale di suolo sfruttata dall’agricoltura e quella occupata da boschi, poi rispondo.
  • Qual è la percentuale di suolo rimanente?

 >> pagina 274

L’ALLEVAMENTO

Nelle zone alpine e nelle grandi pianure europee – dalla Normandia e dalla Bretagna francesi alla Gran Bretagna e all’Irlanda, dalla Penisola Iberica alle pianure dell’Europa Centro-Orientale, e a nord fino alla Penisola Scandinava – è fiorente l’allevamento di bovini, sfruttati per la produzione di carne, latte e derivati (burro, formaggio, yogurt), e di suini, da cui si ottengono carni e insaccati.
Nelle Isole Britanniche e nell’Europa mediterranea si allevano anche ovini per la carne, il latte e la lana e, in misura minore, caprini

Dai grandi pascoli alle fattorie specializzate

A seconda degli spazi, del clima e dell’organizzazione economica esistono forme di allevamento differenti.
  • Nei grandi pascoli dell’Europa atlantica si pratica l’allevamento estensivo 4, cioè su larga scala e in vasti spazi. Alcuni dei pascoli migliori si trovano anche in alta quota, per esempio sulle Alpi.
  • Nelle pianure dell’agricoltura meccanizzata, invece, gli animali sono allevati in strutture specializzate, al chiuso, concentrati in spazi limitati, e nutriti in modo che crescano il più rapidamente possibile: si parla allora di allevamento intensivo.
In risposta a questa situazione si sta affermando sempre di più la tendenza al biologico, che presta particolare attenzione agli spazi riservati agli animali, alla loro alimentazione e salute.

PESCA E ACQUACOLTURA

L’Europa è il terzo produttore mondiale di pesce dopo Cina e Perú, grazie soprattutto ai Paesi Scandinavi e alla Spagna. Il contributo maggiore viene dalla pesca d’alto mare, praticata nel Mare del Nord e nell’Oceano Atlantico a bordo di navi attrezzate che lavorano e congelano il pescato. Aringhe, sgombri, merluzzi e sardine sono le specie più pescate. La pesca costiera, diffusa nel Mediterraneo, impiega invece barche più piccole e ha un carattere più tradizionale. Oggi un terzo della pesca europea è rappresentato dall'acquacoltura, allevamenti di pesci, crostacei e molluschi.

STUDIO CON METODO

Seleziono le informazioni essenziali sull’allevamento, la pesca e l’acquacoltura in Europa e completo, poi ripeto. Individuo le aree geografiche sulla carta a pagina 272.


Allevamento in Europa
Zone alpine e grandi pianure europee
  • Animali allevati:                                                                 
Isole Britanniche ed Europa mediterranea
  • Animali allevati:                                                                 
Allevamento estensivo
  • Praticato nei grandi pascoli                                                                  oppure in alta quota, per esempio sulle                                                                 .
Allevamento intensivo
  • Praticato                                                                 , in spazi                                                                 ; gli animali sono nutriti per                                                                 
Uso le domande-guida: seleziono e sottolineo le informazioni, poi rispondo.
  • Dove e come viene praticata la pesca d’alto mare? E la pesca costiera?
  • Che cosa è l’acquacoltura?

 >> pagina 275

LE RISORSE MINERARIE

Un tempo l’Europa era ricca di risorse minerarie: è stato proprio grazie ai giacimenti del suo sottosuolo, in particolare ferro e carbone, che è nata e si è sviluppata l’industria.
Oltre due secoli di sfruttamento intenso hanno però ridotto la disponibilità di materiale ancora da estrarre, e spesso oggi risulta più conveniente l’importazione dall’estero.
I giacimenti minerari più abbondanti in Europa sono quelli di ferro (Russia, Ucraina, Svezia, Germania), bauxite (Russia, Grecia, Ungheria) e rame (Russia, Polonia, Bulgaria).

Combustibili fossili e uranio

Motore della Rivoluzione Industriale, il carbone era presente un tempo in grandi giacimenti soprattutto nel bacino della Ruhr, in Germania. Oggi molte delle miniere sono state abbandonate, anche se la Germania rimane il secondo produttore europeo di questo combustibile dopo la Russia.
I giacimenti di petrolio, localizzati nel Mare del Nord 5, sono sfruttati soprattutto da Norvegia, Regno Unito e Paesi Bassi. Ma per soddisfare il proprio fabbisogno energetico l’Europa è costretta a importare petrolio e gas naturale, trasportati attraverso una rete di oleodotti e gasdotti. L’uranio, il minerale utilizzato per la produzione di energia nucleare, si estrae soprattutto in Russia.
I combustibili fossili sono fonti di energia non rinnovabili. Per questo una delle tematiche oggi più sentite e discusse è la necessità di potenziare l’uso di fonti alternative rinnovabili e non inquinanti, come l’energia eolica (che sfrutta il vento), quella solare o quella geotermica (che sfrutta fonti naturali di calore presenti nel sottosuolo).
STUDIO CON METODO

Leggo il testo e sottolineo le seguenti informazioni sulle risorse minerarie.
  • Risorse minerarie presenti in Europa
  • Luoghi di estrazione
Completo la tabella con le informazioni sottolineate.


Risorsa mineraria / combustibile fossile

Dove

 


 

 


 

 


 

 


 

 


 

 



 

Geo2030 - volume 1
Geo2030 - volume 1
L’Italia e l’Europa