La cucina in America

La cucina in America

Si parla di un continente, l’America, ma in realtà potremmo dire che i continenti sono tre: l’America del Nord, l’America Centrale e il Sudamerica o America Latina.
A Nord prevalgono le coltivazioni di cereali (grano e mais) e cotone, e l’allevamento. L’hamburger si può considerare come il piatto simbolo della cucina nordamericana.
Al Centro e al Sud prevalgono invece le piantagioni di cacao, caffè, banane e canna da zucchero. In queste aree i cibi sono decisamente più saporiti e colorati.

La cucina del Messico

La cucina messicana, analogamente a quelle degli altri Paesi dell’America Latina, mescola tradizioni antichissime, derivate dagli antichi imperi degli Aztechi e dei Maya, con influenze delle culture spagnola e portoghese e persino delle popolazioni africane, qui portate durante la “tratta degli schiavi”.
I piatti della tradizione messicana sono molto saporiti, colorati e piccanti. I prodotti più utilizzati sono il pollame e la carne di maiale, il pesce, numerose varietà di fagioli, il mais, i pomodori, i peperoni, le cipolle e molteplici varietà di frutta tropicale (ananas, papaya, mango e banane).
Il peperoncino piccante (chile) si trova in ogni preparazione, ma si utilizzano anche spezie ed erbe aromatiche. Sempre presente a tavola è la tortilla, una specie di piadina sottile a base di farina di frumento o di mais, che serve anche per preparare:
  • le enchiladas (tortillas arrotolate e farcite con carne, cipolle e salsa piccante);
  • le fajitas con pollo (tortillas farcite con carne di pollo, verdure e spezie);
  • i nachos (piccoli pezzi di tortilla cotti al forno o fritti e usati come snack).
Tra le preparazioni più conosciute ricordiamo:
  • il guacamole (salsa a base di avocado);
  • il mole poblano (salsa di cioccolato e spezie che si usa per condire il pollo);
  • i frijoles refritos (crema di fagioli neri);
  • l’arroz con leche (budino di riso, latte e cannella).

La cucina dei Caraibi

La cucina delle zone che si affacciano sul Mar dei Caraibi include influenze gastronomiche europee, indigene e specialmente africane.
Accanto agli ingredienti “poveri” tipici, come il riso, il mais, i fagioli e altri legumi, pollame e carne di maiale, pesce, frutta e verdura, troviamo cibi più costosi quali farine di grano e di mais, carne di montone e manzo, frutti di mare, granceole e tartarughe. Tra le spezie predomina il peperoncino, anche se non si può parlare di una cucina particolarmente piccante.
Tra le preparazioni tipiche ricordiamo:
  • l’arroz de mariscos (riso ai frutti di mare);
  • gli enyucados (crocchette di zucca rossa);
  • i frijoles negros de Doña Elvia (fagioli neri cotti con coriandolo);
  • il gallo pinto (piatto di riso e fagioli);
  • la panetela o brazo gitano (rotolo dolce a base di farina di mais);
  • i platani impanati (banane verdi impanate e fritte).

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La cucina dell’Argentina

La cucina tradizionale argentina è frutto della fusione di due culture, quella precolombiana e quella europea, qui giunta soprattutto grazie all’influenza spagnola.
Dal punto di vista della gastronomia si possono distinguere quattro regioni (il Nord-est, il Nordovest, il Centro e il Sud), ciascuna caratterizzata da prodotti e preparazioni tipici, ma in linea di massima la gastronomia si basa principalmente su piatti a base di carne (bovina, ovina, di cervo e di cinghiale) e ortaggi (peperoni rossi, mais, patate, pomodori, aglio e cipolle).
Varia è anche la produzione di formaggi, tra cui ricordiamo il Goya (piccante e leggermente salato), il Cafayate (a pasta semidura, originario della provincia di Salta) e la Provoleta (un provolone grigliato che si mangia con l’arrosto).
Tra i piatti tipici di questa terra ricordiamo:
  • l’asado con achuras (tipico piatto di carne e interiora cotte alla brace);
  • il peceto (piatto di carne stufata);
  • la parrillada (grigliata preparata con diversi tagli di carne, molto simile all’asado);
  • tra i dolci, il dulce de leche (crema dolce a base di latte), il flan casero (simile alla crème caramel), il dulce de batata (composta di patata dolce).

La cucina del Brasile

La cucina brasiliana mischia tradizioni delle cucine portoghese e indiana con influenze di quelle italiane, cinesi, tedesche e francesi.
Tra le preparazioni tipiche ricordiamo:
  • la casquinha de siri (una specie di soufflé di polpa di granchio gratinato al forno);
  • gli ovos recheados com camarão (uova sode ripiene di un composto a base di polpa di gamberi);
  • la sopa de mandioca (zuppa di brodo di carne e manioca);
  • la feijoada completa (stufato di carne con fagioli);
  • i bolinhos de bacalhau (polpettine di baccalà fritte);
  • gli acarajé (polpette di pasta di fagioli fritta, simile alla polenta, accompagnate da gamberetti, peperoni, cipolla e pomodori);
  • tra i dolci, il pudim baiano (budino a base di cocco), il quindim (dolce a base di polpa di cocco e uova) e i beijinhos de coco (palline di latte condensato e cocco grattugiato, cotte in padella).
I brasiliani sono grandi bevitori di cachaça o pinga (un distillato di canna da zucchero), con cui si prepara il famoso cocktail Caipirinha (mentre la Caipiroska è una variante a base di vodka anziché di Cachaça).

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