L’Oriente
L’industria vinicola in Oriente ha fatto grandi passi avanti, negli ultimi anni, a livello sia produttivo sia qualitativo. La Cina, in particolare, si assesta tra il sesto e il settimo posto al mondo in termini di produzione e al secondo per estensione di terre a vigneto. Le province orientali dello Shandong, Jilin (dove si coltiva la Vitis amurensis) e Henan fanno registrare oltre il 70% della produzione vinicola cinese. I vitigni coltivati sono prevalentemente quelli internazionali.
In India la viticoltura ha origini molto antiche: sembra che risalga addirittura al IV secolo a.C. e si deve ai Persiani, i quali impiantarono le prime ▶ barbatelle. Una vera e propria produzione si sviluppò però solo nel XVII secolo, con i coloni britannici e portoghesi. Oggi vi si producono vini secchi e spumanti.
In Giappone la coltivazione della vite risale al 718 d.C. Il consumo del vino, invece, iniziò nel XVI secolo, quando i primi missionari gesuiti arrivarono dal Portogallo, mentre la vera produzione vitivinicola incominciò più tardi, alla fine della Seconda guerra mondiale, ed è ancora in via di sviluppo.