UN MONDO DI VINO

UN MONDO DI VINO

Dei circa 275 milioni di ettolitri di vino prodotti annualmente nel mondo, circa 90 milioni provengono dai continenti extraeuropei. Tra questi emerge l’America, che fornisce oltre il 19% della produzione mondiale grazie all’importante contributo di Stati Uniti, Cile e Argentina.
Il Sudafrica e l’Australia negli ultimi anni hanno incrementato la loro produzione e si pongono immediatamente alle spalle dei grandi produttori europei.
L’Asia fa registrare poco più del 4% della produzione mondiale, tuttavia la coltivazione della vite si sta velocemente espandendo in Cina, Paese al secondo posto nel mondo per estensione dei vigneti.

Gli Stati Uniti d’America

Grazie a una superficie molto estesa e a condizioni climatiche e del suolo estremamente diverse da uno stato all’altro, la coltivazione della vite ha luogo anche negli Stati Uniti, che si posizionano tra i primi cinque Paesi al mondo per quantità di vino prodotto. L’interesse di questo Paese verso la viticoltura e l’enologia è recente, sebbene i primi tentativi risalgano ai coloni europei che vi sono approdati nel XVII secolo, portando con sé la Vitis vinifera dalla vecchia Europa. Il processo di adattamento della vite alle condizioni del Nuovo Mondo è stato piuttosto lento a causa della presenza di parassiti, tra cui la fillossera, che distruggevano completamente i vigneti. Per questa ragione si è reso necessario l’innesto con la Vitis labrusca, già presente sul suolo americano. C’è chi continua a vinificare esclusivamente da questa vite autoctona, i cui vini hanno però un carattere molto selvatico che non incontra il gusto dei consumatori europei.

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Aree di produzione e vitigni

Le aree dove si tentarono i primi esperimenti di vinificazione furono inizialmente quelle orientali, in particolare la Virginia, che fu ritenuta adeguata per condizioni geo-climatiche. Con il tempo sono stati invece i territori lungo la costa occidentale a imporsi all’attenzione dei consumatori, in particolare alcune aree della California e dell’Oregon. Dagli anni Settanta del Novecento la produzione enologica ha fatto salti da gigante e oggi alcuni vini della Napa Valley, in California, godono di fama internazionale.
Le aree vitivinicole più importanti sono:
  • California, lo Stato più importante del Paese, che da solo fa registrare circa il 90% dell’intera produzione nazionale. Le zone di produzione più note sono Mendocino, Napa Valley e Sonoma. Le uve più coltivate sono lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon, seguite dallo Zinfandel, dal Merlot e dal Sauvignon Blanc;
  • Oregon, a nord della California, con clima più fresco. La zona più rinomata è Willamette. Vi si producono Pinot Noir molto apprezzati e si coltivano Chardonnay, Pinot Gris e Riesling;
  • Washington State, sulla costa occidentale, al confine con il Canada, dal clima fresco. La Yakima Valley è la zona più adatta alle coltivazioni. Vi si producono Chardonnay, Riesling e Sauvignon Blanc, ma è con i Cabernet Sauvignon e i Merlot che si ottengono i risultati migliori.

LE VARIETÀ DI UVA COLTIVATE
Uve a bacca bianca
Uve a bacca rossa
Cayuga, Chardonnay, Niagara, Pinot
Gris, Riesling, Sauvignon Blanc, Seyval
Blanc, Vidal Blanc, Vignoles, Viognier
Baco Noir, Barbera, Cabernet Franc,
Cabernet Sauvignon, Catawba,
Chambourcin, Concord, Merlot, Norton,
Pinot Noir, Sangiovese, Syrah, Zinfandel

Le aree vitivinicole

1. Mendocino
2. Monterey
3. Napa Valley
4. Obispo
5. Sacramento
6. San Luis
7. Santa Barbara
8. Santa Clara Valley
9. Sonoma

Il sistema di qualità statunitense

Si tratta di un sistema molto elastico. I vini sono classificati in base alle AVA (American Viticultural Areas: aree di viticoltura statunitensi). Attualmente si registrano più di 200 aree di produzione AVA, ma esistono altre classificazioni più generiche: American or United States, Multi-State Appellation, State Appellation, Multi-County Appellation e County Appellation.

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