Il Portogallo

Il Portogallo

Il Portogallo vanta una lunga storia enologica, che visse un vero e proprio boom nel XVIII secolo, grazie al clamoroso successo del Porto e del Madeira, tuttora tra i più importanti vini liquorosi al mondo. Il Paese si distingue anche per interessanti vini da tavola, sia rossi sia bianchi, che negli ultimi anni stanno guadagnando in definizione e qualità. Nonostante le dimensioni ridotte del territorio, il Portogallo è tra i primi 15 produttori di vino al mondo.

Aree di produzione e vitigni

La viticoltura è praticata in tutto il Paese ed è fortemente ancorata alla tradizione, sia per le tecniche colturali sia per i vitigni impiegati, quasi esclusivamente autoctoni, di cui vanta un ricco patrimonio. Il clima torrido rende inoltre poco agevole la coltivazione della vite, che resta tuttavia una delle attività agricole più importanti del Paese. In molte aree, soprattutto nell’isola di Madeira e nelle zone collinari del nord, il terreno particolarmente accidentato e irregolare non consente l’impiego di macchine nelle vendemmie, che di conseguenza sono condotte manualmente e risultano piuttosto faticose.
Le aree vitivinicole più conosciute sono:
  • Douro, nel Nord del Paese, lungo il corso del fiume omonimo (il Duero spagnolo) a clima continentale. È l’area più importante, rinomata per la produzione del Porto. Pregevoli anche i vini da tavola, sia bianchi sia rossi. I vitigni utilizzati sono: Códega, Gouveio, Malvasia Fina e Viosinho tra i bianchi; Tinta Barroca, Tinta da Barca e Tinta Roriz tra i rossi;
  • Madeira, nell’isola omonima situata a ovest delle coste marocchine, 850 km a sud del Portogallo.
    Vi si produce il vino fortificato omonimo, oltre a vini bianchi secchi (vitigni Sercial e Verdelho) e semisecchi (Boal, Malvasia);
  • Minho, nel Nord del Paese, al confine con la Spagna, non è una zona a denominazione d’origine controllata ma è l’area dei Vinhos Verdes, bianchi leggeri e beverini, molto popolari nel Paese. I rossi hanno un basso tenore alcolico e vanno consumati giovani.

LE VARIETÀ DI UVA COLTIVATE
Uve a bacca bianca
Uve a bacca rossa
Alvarinho, Boal, Códega, Encruzado,
Gouveio, Loureiro, Malvasia Fina,
Padernã, Rabigato, Sercial,
Trajadura, Verdelho, Viosinho
Alfrocheiro Preto, Aragonez, Azal Tinto,
Baga, Bastardo, Jaén, Periquita, Tinta
Barroca, Tinta da Barca, Tinta Negra Mole,
Tinta Roriz, Tinto Cão, Touriga Francesa,
Touriga Nacional, Trincadeira Preto, Vinhao

Le aree vitivinicole

1. Alentejo
2. Bairrada
3. Dao
4. Douro
5. Madeira
6. Minho

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Il sistema di qualità portoghese

Il sistema portoghese adotta criteri simili a quelli usati dai sistemi di qualità francese e italiano.
Si distinguono le seguenti categorie:
  • DOC o Denominação de Origem Controlada (denominazione di origine controllata), che corrisponde alla DOC italiana;
  • IPR o Indicação de Proveniência Regulamentada (indicazione di provenienza regolamentata), che equivale all’IGT italiana;
  • Vinho Regional (vino regionale);
  • Vinho de Mesa (vino da tavola).
Per i vini prodotti con almeno l’85% di una sola varietà di uva, sull’etichetta possono comparire le seguenti diciture che fanno riferimento all’invecchiamento:
  • Verde, sono i vini giovani;
  • Maturo, sono i vini invecchiati per un breve periodo di tempo e che possono essere invecchiati ulteriormente;
  • Garrafeira, usato per vini con caratteristiche particolari e che vengono affinati in botte o in bottiglia. Per i bianchi è previsto un affinamento di almeno 6 mesi nei contenitori di produzione e 6 mesi in bottiglia. Per i rossi è previsto un affinamento di almeno 2 anni nei contenitori di produzione e almeno 1 anno in bottiglia.

L’Austria

Spesso paragonata a quella della Germania, la produzione vitivinicola austriaca ha caratteristiche territoriali assai diverse: in particolare il clima più favorevole dà luogo a una produzione di vini più strutturati, robusti, secchi e alcolici.

Aree di produzione e vitigni

Le aree di produzione si trovano tutte nella parte orientale del Paese, a cavallo fra tre grandi regioni: Burgenland, Steiermark e Niederösterreich o Bassa Austria, la più estesa.
Si producono prevalentemente vini bianchi e vini dolci, spesso ▶ monovarietali. I vitigni più coltivati sono il Grüner Veltliner, dal quale si ottiene un vino bianco di ottima qualità, e il Riesling.
Negli ultimi anni è stata notevolmente incrementata la coltivazione di vitigni a bacca rossa con i quali si producono vini molto eleganti e delicati.
Le regioni più importanti sono:
  • Burgenland, ai confini con l’Ungheria, che comprende la regione del lago Neusiedler, il cui clima mite consente la produzione di vini rossi e muffati;
  • Donauland, la regione percorsa dal Danubio a ovest di Vienna, dove si producono ottimi vini bianchi fra cui il Grüner Veltliner;
  • Wachau, che fa parte della Niederösterreich ed è la regione vinicola più famosa, dove si producono ottimi bianchi.

LE VARIETÀ DI UVA COLTIVATE
Uve a bacca bianca
Uve a bacca rossa
Chardonnay (Morillon), Furmint,
Grüner Veltliner, Muskateller,
Neuburger, Pinot Bianco, Pinot Gris,
Riesling, Samling, Sauvignon Blanc,
Sylvaner, Traminer, Welschriesling
Blauburgunder, Blaufrankirsch, Cabernet
Sauvignon, St. Laurent, Zweigelt

Le aree vitivinicole

1. Burgenland
2. Carnuntum
3. Donauland
4. Kamptal
5. Kremstal
6. Thermenregion
7. Wachau
8. Weinviertel
9. Wien

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Il sistema di qualità austriaco

Il sistema di qualità austriaco è considerato fra i più rigidi di tutta l’Europa. Le categorie previste sono simili a quelle tedesche. Tra i requisiti da rispettare è molto importante la densità del mosto, che in Austria viene misurata in KMW (Klosterneuburger Mostwage).
  • Prädikatswein (vino con predicato): vini quasi esclusivamente dolci e liquorosi che non possono essere arricchiti.
  • Kabinett: vini di qualità, che non possono essere arricchiti, con un grado alcolico massimo di 12,9°.
  • Qualitätswein (vino di qualità): comprende le precedenti due categorie.
  • Landwein (vino della regione): vini da tavola simili ai Vins de Pays francesi.
  • Tafelwein (vino da tavola): vini per i quali non è prevista alcuna indicazione d’origine.
Analogamente a quanto accade per i vini tedeschi, i Prädikatswein vengono ulteriormente classificati secondo le seguenti categorie, sempre in base alla densità del mosto e quindi al grado di maturazione delle uve: Spätlese, Auslese, Beerenauslese, Eiswein, Trockenbeerenauslese; a queste si aggiunge l’Ausbruch, un vino molto interessante, prodotto a Rust (Neusiedlersee) da uve che hanno subito un appassimento naturale e sono state attaccate dalla muffa nobile.
Hanno una classificazione autonoma i vini della zona di Wachau, le cui categorie sono:
  • Steinfeder, vini naturali, che non hanno subito zuccheraggio, con un grado alcolico non superiore a 10,7°;
  • Federspiel, vini naturali, che non hanno subito zuccheraggio, con un grado alcolico non superiore a 12°;
  • Smaragd, vini prodotti con uve mature, con un grado alcolico minimo di 11,3°.

Gli altri Paesi europei

Molti altri Paesi europei producono vino. Tra questi ricordiamo l’Ungheria e la Grecia.

L’Ungheria

In Ungheria si distinguono quattro zone vitivinicole: l’Alflöd (“pianura grande”), il Transdanubio Settentrionale, il Transdanubio Meridionale e l’Ungheria Settentrionale, senza dubbio la regione con i vini più rinomati, tra cui il Tokaji.
Il vitigno più coltivato è il Furmint, seguito da Muscat Lunel e Harslavelü.
Si distinguono diversi tipi di vini Tokaji:
  • il Tokaji Aszú è considerato il Tokaji per antonomasia; è un vino passito che può avere diverse denominazioni a seconda dell’invecchiamento e del residuo minimo di zuccheri (l’Aszú Essencia, con un residuo minimo di zuccheri di 250 g, è molto raro e può essere invecchiato da 10 a oltre 30 anni);
  • il grande vino di Tokaji è un vino di qualità, secco e ricco di profumi, prodotto in tre tipologie (Furmint , Harslavelü, Muskotaly) che dipendono dai vitigni utilizzati;
  • il Tokaji Szamorodni, prodotto con acini molto maturi, passiti e attaccati dalla muffa nobile; ha una gradazione alcolica minima di 13° e può essere secco (da gustare come aperitivo) o dolce (indicato a fine pasto);
  • il Tokaji Máslás è ottenuto mescolando il mosto e vino ▶ sur lie di Szamorodni o di Aszú;
  • il Tokaji Fordítás, elaborato versando mosto o vino sui graspi di Aszú.

La Grecia

Il vino greco più famoso è il Retsina, che trae il nome e il sapore dalla resina che si usava un tempo (e che alcuni produttori usano ancora) per conservare il vino nelle giare di terracotta.
Altri vini di qualità sono quelli del Peloponneso e di alcune isole, come il grande Moscato di Samos, il Robola di Cefalonia, il vulcanico Methymneos di Lesbo.

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