Puglia
Costituito per il 50% da zone collinari e per l’altro 50% da zone pianeggianti, il territorio della Puglia vanta una produzione vinicola già florida prima dell’arrivo dei Greci, che introdussero nuove tecniche. La viticoltura, però, fu abbandonata dopo il periodo romano: soltanto dal 1660 si ebbe una ripresa della produzione, interrotta solo dalle distruzioni causate dalla fillossera.
In anni più recenti la viticoltura si è molto sviluppata e sono stati raggiunti livelli qualitativi importanti grazie ad alcuni vitigni autoctoni.
Coltivati ad alberello e a spalliera, tra i vitigni a bacca bianca ricordiamo il Bianco d’Alessano, il Bombino bianco, la Falanghina, il Fiano, la Malvasia bianca lunga e la Verdeca; tra quelli a bacca rossa l’Aglianico, l’Aleatico, il Bombino nero, la Malvasia nera di Brindisi e di Lecce, il Negroamaro, il Primitivo, il Sussumaniello e l’Uva di Troia.