Gestione dei rifiuti
Numerose amministrazioni comunali hanno istituito l’obbligo dello smaltimento differenziato dei rifiuti.
Nel caso delle aziende di ristorazione questo riguarda in modo particolare gli scarti di produzione (i cosiddetti rifiuti organici), i materiali che costituiscono materiali di consumo, i contenitori e gli imballaggi (vetro, plastica, carta e metallo). Queste tipologie di materiale devono essere raccolte separatamente e smaltite secondo le regole stabilite dai singoli Comuni.
In tema di smaltimento degli scarti di produzione di un’azienda di ristorazione gli oli esausti di frittura rappresentano un tema a sé, in quanto estremamente inquinanti: la struttura degli oli vegetali, infatti, muta durante la frittura, nel corso della quale l’olio si ossida e assorbe le sostanze pericolose derivate dalla carbonizzazione dei residui alimentari.
Gli oli esausti sono pericolosi per il terreno, per le falde acquifere e per le acque superficiali: non possono quindi essere smaltiti insieme ai rifiuti organici né in altri bidoni per la raccolta differenziata o indifferenziata e neppure rovesciandoli nei lavelli o nel WC, da dove raggiungerebbero la rete fognaria. Per questo motivo gli oli esausti di frittura sono considerati come rifiuti speciali (Codice CER 200125) ed è obbligatorio portarli ai centri di raccolta autorizzati, dove verranno registrati al momento della consegna e riciclati per produrre olio per uso industriale, lubrificanti, biocombustibili liquidi e saponi.