Campania
Il territorio di questa regione, costituito per più del 50% da zone collinari e per oltre il 30% da zone montuose, è molto favorevole alla viticoltura: grandi superfici sono coperte da suolo di origine vulcanica, ricco di minerali e di sostanze nutritive che promuovono una crescita miracolosa. Furono i Greci a introdurre la coltivazione della vite in Campania, ottenendo ottimi risultati; i vini campani erano molto amati anche dagli imperatori romani e, dopo aver attraversato i secoli, sono apprezzati in tutto il mondo per la loro varietà e la loro qualità.
Coltivati ad alberello, ad alberate maritate, a pergola e a spalliera, i vitigni a bacca bianca più diffusi sono l’Asprinio di Aversa, la Biancolella, la Coda di Volpe bianca, la Falanghina, il Fiano, la Forastera, il Greco e la Malvasia bianca di Candia. Quelli a bacca rossa sono l’Aglianico, la Barbera, il Greco Nero, il Guarnaccia, il Piedirosso, il Primitivo, il Sangiovese e lo Sciascinoso.