Toscana

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Fin dall’antichità, la coltivazione della vite ha avuto un’importanza fondamentale per l’economia di questa regione: territorio etrusco prima e romano poi, è stato fra i primi a sviluppare importanti tecniche vinicole. Questa ricchezza rimase anche nel periodo medievale: documenti storici risalenti al 12° sec. d.C. descrivono una viticoltura molto sviluppata, con vigneti coltivati ovunque, perfino nel cuore di Firenze dove oggi sorge la chiesa di S. Maria Novella.
Le importanti famiglie nobili dei Ricàsoli, degli Antinòri e dei Frescobaldi, si facevano un vanto della loro produzione vinicola. Tra i documenti che parlano dei vini toscani c’è anche la Divina Commedia di Dante Alighieri: nel 24° Canto del Purgatorio, descrive così il supplizio del digiuno che sta scontando il goloso Papa Martino IV «[…] purga per digiuno / l’anguille di Bolsena e la Vernaccia». Il Chianti, invece, viene nominato per la prima volta in un documento di un mercante del 1404. A tutt’oggi, la coltura della vite è rigogliosa ed estesa: la superficie del territorio toscano, infatti, è per il 66,5% collinosa, l’8,4% pianeggiante e il 25,1% montana.
Inizialmente sviluppatasi nelle zone sia collinari che pianeggianti, la viticoltura è stata successivamente circoscritta alle colline, in modo da lasciare ad altre colture la pianura che dava comunque vini poco pregiati. I sistemi di coltivazione attualmente più diffusi sono il guyot, soprattutto nella sua derivazione denominata archetto toscanoil cordone speronato e il guyot multiplo.
Tra i vitigni a bacca rossa più noti troviamo il Canaiolo Nero e il Sangiovese di due tipi: uno detto Prugnolo Gentile o Sangiovese Grosso o Brunello di Montalcino; l’altro detto Morellino o Uva Tosca o Primutico; tra i vitigni a bacca bianca più noti ci sono il Trebbiano Toscano il Vernaccia di San Giminiano.

DOCG: 11
Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Elba Aleatico Passito o Aleatico Passito dell’ Elba, Montecucco Sangiovese, Morellino di Scansano, Suvereto, Val di Cornia Rosso o Rosso della Val di Cornia, Vernaccia di San Gimignano, Vino Nobile di Montepulciano.

DOC: 41
Ansonica Costa dell’Argentario, Barco Reale di Carmignano, Bianco dell’Empolese, Bianco di Pitigliano, Bolgheri, Bolgheri Sassicaia, Candia dei Colli Apuani, Capalbio, Colli dell’Etruria Centrale, Colli di Luni, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Grance Senesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Montecucco, Monteregio di Massa Marittima, Montescudaio, Moscadello di Montalcino, Orcia, Parrina, Pomino, Rosso di Montalcino, Rosso di Montepulciano, San Gimignano, San Torpè, Sant’Antimo, Sovana, Terratico di Bibbona, Terre di Casole, Terre di Pisa, Val d’Arbia, Val d’Arno di Sopra o Valdarno di Sopra, Val di Cornia, Valdichiana Toscana, Valdinievole, Vin Santo del Chianti, Vin Santo del Chianti Classico, Vin Santo di Carmigniano, Vin Santo di Montepulciano.

IGT: 7
Alta Valle della Greve, Colli della Toscana Centrale, Costa Toscana, Maremma Toscana, Montecastelli, Toscano o Toscana, Val di Magra.

Protagonisti in Sala
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Corso di sala e vendita per il secondo biennio e il quinto anno