MICRODISTILLERIE SÌ - MICRODISTILLERIE NO

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MICRODISTILLERIE SÌ MICRODISTILLERIE NO

Il fenomeno delle microdistillerie, sviluppatosi velocemente prima negli Stati Uniti e poi in Europa, sta cambiando il modo di produrre, consumare e vendere i distillati di qualità.
Se negli ultimi cinquant’anni molte piccole aziende con una storia centenaria alle spalle sono state costrette a vendere la propria attività a grandi gruppi multinazionali, che avevano la possibilità di investire in pubblicità, comunicazione e forti reti commerciali, negli ultimi tempi qualcosa è cambiato. A partire dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, infatti, negli USA si è assistito alla rinascita delle microdistillerie, aziende che hanno riportato alla luce prodotti ormai dimenticati, cimentandosi anche nella produzione di nuovi spiriti con l’impiego di materie prime locali e stagionali.
All’inizio del 2014, negli Stati Uniti si contano circa 1000 distillerie, riunite e difese da forti associazioni di categoria. Leggi semplificate sulla produzione, le norme sanitarie snelle ed efficaci, il mercato attento, con una forte domanda di prodotti di alta qualità, hanno contribuito a stimolare la rinascita di un settore produttivo che stava per scomparire. Per la produzione di Whiskey, Gin e distillati di frutta, queste piccole aziende sono tornate a usare gli alambicchi discontinui, più lenti nella distillazione e più adatti a preservare gli aromi e i profumi della materia prima.
E in Italia? La situazione del nostro Paese è molto diversa rispetto a quella degli Stati Uniti. La gran parte della produzione di superalcolici è appannaggio di grandi distillerie, e la pressione fiscale, unita a una legislazione ormai vecchia, rende l’apertura di nuove microdistillerie un processo eccessivamente oneroso. Oltre a sperare che ci sia un consistente ritorno alla terra dei giovani, dovremmo auspicare anche la ricomparsa di quella distillazione che per tanto tempo è stata vanto e ricchezza della nostra nazione, anche in questo settore leader, nel mondo, per la biodiversità di distillati prodotti con la frutta, i cereali, il vino e le vinacce.

Protagonisti in Sala
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