BIRRA MADE IN ITALY

  Slow Food insegna...

birra made in italy

L’Italia è famosa soprattutto per il suo vino, eppure, da qualche anno, all’estero è normale pensare alla nostra nazione come a uno dei più importanti produttori di birra di qualità. Questo è merito di un numero sempre più consistente di artigiani che hanno deciso di investire le proprie energie e la propria fantasia in questo campo.

Il movimento della birra artigianale italiana ha inizio nel 1996 quando in Italia nascono, quasi contemporaneamente, i primi microbirrifici in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio. Sono chiamati così per sottolineare le dimensioni dell’impianto di produzione, estremamente ridotte rispetto a quelle delle corrispondenti strutture industriali.

Sin dai primissimi assaggi, le birre che escono da queste piccole sale cottura si fanno notare per la loro “diversità”: a differenza di quelle industriali, infatti, sono prodotti non pastorizzati, cioè che non hanno subìto alcun trattamento termico dopo la fermentazione, più ricchi in profumi e aromi, nei quali la fantasia del produttore svolge un ruolo fondamentale, anche se queste birre si ispirano a diverse tradizioni birraie. Si trovano così prodotti caratterizzati dai profumi del malto, che si rifanno alla tradizione tedesca; birre di ispirazione belga, dove sono il lievito e la fermentazione a farla da padrone, o altre di stampo inglese, molto equilibrate e dal basso tenore alcolico.

Nel giro di pochi anni il grande successo di questi prodotti ha fatto moltiplicare i microbirrifici italiani, tanto che oggi sono più di mille.

Protagonisti in Sala
Protagonisti in Sala
Corso di sala e vendita per il secondo biennio e il quinto anno