Organizzare il lavoro nelle aree

Organizzare il lavoro nelle aree

“Organizzare” significa stabilire con precisione quali attività svolge ciascuna persona coinvolta nel lavoro e in quali tempi, quali strumenti usa e quali spazi ha a disposizione, in modo da ottenere il massimo rendimento delle risorse presenti.

Nell’area di preparazione
Per organizzare bene il personale – soprattutto nelle strutture medio-grandi – è bene elaborare un piano di lavoro o planning che, a seconda della dimensione dell’azienda, può essere mensile, settimanale e/o giornaliero.
Il planning mensile: serve per stabilire turni di riposo (giorni o periodi più lunghi), in cui parte del personale è assente.
Il planning settimanale: serve a stabilire i turni di lavoro; tenendo presente il planning mensile e conoscendo gli impegni di lavoro e le richieste della clientela durante la settimana, con questo piano si tiene sotto maggior controllo il lavoro in modo da non correre il rischio di trovarsi con poco personale nei giorni di lavoro più intenso.
Il planning giornaliero: riporta gli orari dei turni di lavoro del personale e viene stilato in base all’orario del locale; indica le ore di lavoro che ciascun componente della brigata deve svolgere nella giornata e deve riportare i compiti che ciascuno svolge nel suo turno: ciò permette allo chef di cucina di sapere sempre quanti operatori ha a disposizione in ogni ora della giornata per la preparazione o il servizio dei pasti. 
In strutture di grandi dimensioni è opportuno prevedere una figura “jolly” che possa intervenire a risolvere situazioni impreviste, con carenze di personale o carichi di lavoro improvvisi che l'organico di cucina già in servizio non riesce ad ammortizzare.

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Nell’area di distribuzione
Un’attenta programmazione è essenziale anche – e a maggior ragione – nella fase di vendita e distribuzione. Al contrario della preparazione di un pasto, infatti, il suo servizio si verifica in un lasso di tempo relativamente breve e quasi sempre ben definito: ciò non consente dilazioni o rallentamenti. Se per preparare un piatto si possono impiegare anche 1-2 ore, esso deve essere sempre servito nell’arco di 15-20 minuti al massimo. Pertanto, è fondamentale che tutto l’occorrente per la distribuzione del pasto sia già pronto e ben organizzato all’arrivo del cliente e che il personale addetto sia completamente disponibile.
Come per la preparazione, programmare bene la distribuzione può assumere aspetti diversi a seconda del tipo di ristorazione; tuttavia, per far sì che i tempi di attesa fra ordinazione e distribuzione restino ragionevoli, l’attenzione deve essere sempre focalizzata soprattutto sull’organizzazione del lavoro e sui tempi delle cotture da effettuare. In conseguenza, anche il personale di sala deve essere ben organizzato secondo precisi turni di lavoro coerenti con i planning della cucina, in modo da garantire la presenza di un numero sufficiente di addetti sia durante il tempo di apertura del locale per il servizio al cliente, sia nel periodo precedente e seguente l’orario di apertura al pubblico, durante il quale si svolgono diverse attività di allestimento e riassetto della sala ristorante.
In alcune strutture come alberghi, villaggi o residence, oltre al servizio al ristorante dei tre pasti principali, il personale di sala è anche impegnato in altre mansioni, come il servizio in camera, quello di bar, quello di particolari occasioni come coffee break o cocktail party e così via.
Potrà inoltre essere coinvolto per sopperire a imprevedibili carenze o carichi di lavoro improvvisi che il personale già in servizio non riesce a gestire.

Protagonisti in Cucina
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Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno