LA SPESA SOSTENIBILE

  Slow Food insegna...

LA SPESA SOSTENIBILE

Ci sono molti aspetti che influenzano le nostre scelte mentre facciamo la spesa: i più comuni sono il prezzo, la pubblicità, i gusti personali, gli effetti sulla nostra salute.
Altri aspetti – come gli esiti dei nostri acquisti sull’ambiente, sull’economia locale, sul paesaggio – sono meno immediati, ma altrettanto importanti.
Essere più consapevoli delle conseguenze delle nostre scelte quotidiane ci permette per esempio di comprendere che acquistare cibo locale aiuta l’agricoltura e l’economia del nostro territorio; oppure che comprare solo quel che serve e scegliere prodotti sfusi, o con packaging essenziali e riciclabili, riduce sprechi e rifiuti.
Il nostro portafoglio è uno strumento potente: scegliere un prodotto significa sostenere un’idea, il lavoro di molti produttori, un’intera comunità.
A volte è difficile riuscire ad avere le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli. È nostro dovere di cittadini responsabili cercare di conoscere la provenienza e la qualità di ciò che acquistiamo ed è nostro diritto pretendere di essere informati in maniera appropriata.
Questo vale a maggior ragione per ciò che mangiamo, considerati i riflessi che una buona o una cattiva alimentazione hanno sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
Non dimentichiamo che produrre cibo impegna una quantità elevatissima di risorse: il 70% dell’acqua consumata nel pianeta, per esempio, è utilizzata per l’agricoltura; se tutti mangiassero carne nelle quantità cui siamo abituati noi occidentali, non basterebbe l’intera superficie terrestre per sfamare il bestiame.
Come sostiene Wendell Berry, contadino-poeta del Kentucky (Stati Uniti), «mangiare è un atto agricolo». Fare la spesa è un atto politico.
Le nostre scelte hanno effetti sul modello di agricoltura, sulle politiche agroalimentari, sull’ambiente, sulla biodiversità. Quando facciamo la spesa dobbiamo essere curiosi, vigili e lungimiranti, imparando a combinare piacere e responsabilità.
Ecco perché è nato il progetto “Personal Shopper” di Slow Food. I Personal Shopper sono studenti dell’UNISG (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche) di Pollenzo che alle manifestazioni promosse da Slow Food (al Salone del Gusto come a Terra Madre, a Cheese e a Slow Fish) aiutano i visitatori a fare la spesa, accompagnandoli in un percorso fatto di sapori, odori, immagini, persone. Il tour permette di incontrare i produttori, di andare alla scoperta della astronomia delle regioni italiane, di imparare i trucchi per preparare un pasto sano e gustoso anche quando si ha poco tempo. Un giro tra le bancarelle del mercato che sposta la prospettiva con cui si guarda il mondo del cibo e consente di scoprire la complessità della storia di ogni prodotto.
Il progetto è stato ideato dalla Condotta Slow Food dell’UNISG: le visite sono su prenotazione e hanno un costo variabile a seconda del percorso scelto.
Esistono anche Personal Shopper Tematici, che accompagnano i visitatori in un percorso dedicato a un singolo prodotto o a un tema in particolare: è il caso dei percorsi su miele, pane, cioccolato e birra che diventano un’occasione per conoscere un alimento o una determinata filiera nella sua interezza, a tutto tondo.
Al futuro del cibo è dedicato il tour sui giovani produttori, mentre i Personal Shopper Regionali accompagnano chi vuole una panoramica complessiva alla scoperta dello stivale.
I Personal Shopper Internazionali danno la possibilità di andare alla scoperta di territori lontani, per conoscere i sapori e i protagonisti: dalla Svizzera all’Europa settentrionale, dal Maghreb all’America del Sud.

Protagonisti in Cucina
Protagonisti in Cucina
Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno