Igiene del personale

Igiene del personale

Per evitare contaminazioni e per consentire un percorso sicuro degli alimenti lungo le tre aree, anche il comportamento e l’abbigliamento degli addetti alla loro manipolazione devono rispettare procedure standardizzate e codificate.
È compito del RIA (Responsabile dell’Industria Alimentare) assicurarsi che il personale riceva un’adeguata formazione in materia di igiene e sicurezza (anche con l’ausilio di consulenti esterni) e che la metta in pratica quotidianamente.

Comportamento
Le mani degli operatori di cucina devono essere lavate e igienizzate accuratamente:
  • all’inizio del turno di lavoro;
  • alla fine di ogni pausa di lavoro;
  • dopo aver toccato le pattumiere o i rifiuti;
  • dopo aver toccato la propria cute o quella di altre persone;
  • dopo aver toccato prodotti diversi da quello che si sta manipolando;
  • dopo aver starnutito o usato il fazzoletto;
  • prima e dopo l’utilizzo dei servizi igienici;
  • dopo aver toccato attrezzature, piani di lavoro o imballaggi sporchi;
  • dopo aver toccato alimenti crudi o sporchi.
Le mani dovrebbero essere lavate con detergenti e disinfettanti appositi, generalmente antisettici e a base di alcol, e asciugate con carta a perdere.
L’utilizzo di guanti in cucina è necessario solo nei casi di abrasioni, ferite o ustioni, che devono essere pulite e disinfettate almeno all’inizio e alla fine di ogni turno di lavoro e coperte con cerotti impermeabili e guanti di vinile o lattice da sostituire rispettando i criteri e la frequenza del lavaggio delle mani.
In assenza di ferite i guanti possono rivelarsi fastidiosi e poco pratici per l’operatore, ridurre la percezione dello sporco sulle mani e aumentare il rischio di contaminazioni.
L’operatore che dovesse manifestare sintomi patologici (in particolare gastrointestinali o respiratori) o che abbia infezioni o malattie infettive trasmissibili (anche se portatore sano) deve informare subito il diretto superiore, che provvederà al suo allontanamento dalle aree di manipolazione.

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Abbigliamento
Per quanto riguarda l’abbigliamento, durante tutte le fasi della preparazione degli alimenti gli addetti alla lavorazione devono indossare:
  • divise professionali preferibilmente bianche o di colore chiaro, senza tasche, realizzate con materiali resistenti ai lavaggi frequenti ad alte temperature e che non rilascino residui di alcun tipo (per evitare contaminazioni fisiche);
  • un copricapo in cotone bianco che ricopra l’intera capigliatura;
  • calzature provviste di suola antiscivolo e punta rinforzata, in materiali facilmente lavabili e possibilmente di colore bianco o chiaro, da sostituire quando usurate.
L’abbigliamento professionale non deve mai essere indossato all’esterno della struttura e deve essere riposto negli appositi armadietti alla fine di ogni turno lavorativo.
Tutti i monili (orecchini, braccialetti, collane, anelli), tranne la fede nuziale, devono essere conservati negli appositi armadietti o nelle cassette di sicurezza.

Etica professionale
Negli ambienti destinati alla manipolazione degli alimenti è assolutamente vietato:
  • fumare;
  • mangiare e bere alcolici;
  • sputare;
  • assaggiare i cibi con le dita;
  • masticare chewing-gum o altro;
  • pulirsi le mani sul grembiule, sulla giacca ecc.;
  • usare stuzzicadenti;
  • sedersi o appoggiarsi ai piani di lavoro;
  • qualsiasi comportamento che possa mettere a rischio la sicurezza e l’igiene degli alimenti e degli operatori.

Protagonisti in Cucina
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Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno