Bottarga
Anche se ci sono altre interpretazioni, pare che il nome derivi dall’arabo batärikh, “uova di pesce salate”: si tratta infatti delle ovaie di pesce piene d’uova, salate ed essiccate. L’origine della bottarga è molto antica: prodotta nelle aree costiere del mar Mediterraneo, grazie alla salatura può conservarsi bene in qualunque condizione climatica ed è stata, per tradizione, alla base del pasto dei pescatori che trascorrevano la giornata in mare. In commercio si trovano:
- la bottarga di cefalo o muggine, dal colore ambrato, un profumo di mare e un gusto decisamente salato che ricorda vagamente le mandorle. Può pesare 400 g o meno e viene prodotta soprattutto in Toscana (nella Maremma grossetana e nelle zone di Orbetello) e in Sardegna (soprattutto a Cagliari, Sant’Antioco e Cabras);
- la bottarga di tonno, dal colore che va dal rosa chiaro al rosa scuro, e dal sapore più deciso rispetto a quella di muggine. Può raggiungere il chilo di peso e viene prodotta nel territorio di Reggio Calabria e nella Sicilia sud-occidentale (San Vito Lo Capo, Trapani e Marzameni). Dal 2012 la bottarga di tonno di San Vito Lo Capo ha ottenuto il riconoscimento del marchio di qualità PAT (Prodotto Agroalimentare Tipico).
Oggi la bottarga si prepara estraendo le ovaie mature dal pesce femmina senza romperle e, dopo averle lavate e pulite, coprendole completamente con sale marino (salatura).
Dopo averle rivoltate ogni giorno per 10-15 giorni, si sostituisce il sale e quindi si sottopongono alla pressatura e a una stagionatura di alcuni mesi. La bottarga è un alimento ricco di grassi polinsaturi e di proteine ad alto valore biologico; tuttavia, ha un alto contenuto di sodio e di colesterolo ed è bene consumarla con moderazione. In cucina, di solito, è usata come condimento della pasta o come guarnizione di canapè.
Esistono prodotti simili alla bottarga italiana anche in altre nazioni affacciate sul Mediterraneo:
- in Francia c’è la poutargue, detta caviale del Mediterraneo;
- in Spagna si produce la bottarga di molva, un pesce simile al merluzzo, dal colore arancione come quello della bottarga di muggine, ma che ha un sapore meno intenso e deciso.