Con l’espressione “pesca sostenibile” si intende un tipo di pesca responsabile, ovvero, basata sul prelievo di solo ciò che realmente serve garantendo così la sopravvivenza delle specie e di conseguenza dimostrando rispetto per l’ambiente marino e per l’economia ittica a favore di chi svolge quest’attività. In questo modo vengono evitati inutili sprechi e si tutelano anche le generazioni future. Con la certificazione MSC1, inoltre, le attività di pesca sono soggette a controlli ricorrenti e sono tenute a continui miglioramenti.
La pesca sostenibile, dunque, si basa su tre punti fondamentali: riduzione dell’impatto ambientale, stock ittici sostenibili ed efficace gestione di pesca, in quanto, come appena accennato, le attività certificate MSC hanno l’obbligo di rispettare determinate norme.
Il problema degli scarti
La pesca accidentale di specie non desiderate e, quindi, di un pescato di quantità maggiore rispetto al necessario è alla base della problematica degli scarti. Tale questione di interesse mondiale è una delle più gravi a carico dell’ambiente, in quanto catturando pesci che non abbiano neanche raggiunto la maturità riproduttiva vengono danneggiati sia l’ecosistema marino sia gli stock di interesse commerciale. Questo fenomeno è definito bycatch2.
Il “pesce dimenticato”
Si parla del cosiddetto “
pesce dimenticato” quando si vuol far riferimento a quelle specie ittiche che, pur presentando un ottimo valore nutrizionale, vengono
accantonate a favore di altre maggiormente richieste, causando così uno sfruttamento eccessivo di quest’ultime con la loro conseguente scomparsa. Sarebbe bene, dunque, che uno chef proponesse nei propri menu anche queste tipologie di pesce solitamente messe da parte, contribuendo a salvaguardare l’habitat marino e a sostenere un tipo di pescato sostenibile.
La nuova etichetta del pesce fresco
Dal 13 dicembre 2014 un nuovo regolamento europeo stabilisce le norme riguardanti le informazioni che devono essere apportate sulle etichette degli alimenti. Devono essere indicati dati come il luogo di pesca, l’attrezzo utilizzato per la pesca, i tempi di conservazione, il nome scientifico e il nome comune del prodotto, il costo dell’alimento e il metodo di produzione; nel caso di prodotti trasformati le etichette devono contenere informazioni come l’elenco degli ingredienti, i valori nutrizionali e le modalità di conservazione.
ALCUNI PRODOTTI ITTICI SOSTENIBILI E NON SOSTENIBILI |
Prodotti ittici sostenibili
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Prodotti ittici non sostenibili
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Gamberi tropicali (Indocina) |
Cozza (Mediterraneo) |
Pesce spada (Mediterraneo/oceani) |
Gallinella (Mediterraneo) |
Bianchetti (Mediterraneo) |
Sardina (Mediterraneo) |
Astice (Adriatico) |
Sugarello (Mediterraneo) |
Granchio (Mediterraneo/Adriatico) |
Vongola (Mediterraneo) |
Merluzzo: baccalà e stoccafisso (Atlantico) |
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